Juventus, Khephren Thuram: "Io e Marcus stiamo bene in Italia, sono felice per lui. Non gli lancio provocazioni..."

Ospite del liceo francese internazionale di Torino, frequentato per altro dall'attaccante interista Marcus, Kephren Thuram ha risposto ad alcune domande rivolte da La Stampa. Il centrocampista in forza alla Juventus ha cominciato col raccontare la sua infanzia: "Sono rimasto in Italia fino ai 4 anni, non ricordo bene. In Francia il razzismo l'ho incrociato. Temo non ci sia un posto specifico, è un atteggiamento che ci troviamo davanti. Ho avuto anch'io le mie brutte esperienze".
Cosa c'è nella Serie A che piace a lei e a suo fratello?
"È un campionato di alto livello ed è quello che cerchiamo. Qui ci inseriamo bene, mio fratello parla l'italiano perfettamente, io miglioro e poi sono partite diverse, uniche: molto più tattiche che altrove, un gioco che esalta l'intelligenza. I Thuram ci stanno bene. In più Torino mi ha riempito d'amore, in Francia la gente è concentrata su se stessa".
C'è competizione tra lei e suo fratello, Juve e Inter il massimo della rivalità. Papà Lilian sdoppia il tifo?
"Sono il fratello piccolo, non è il caso di lanciare le provocazioni. Marcus è fiero di me, io sono felice per lui, mio padre è davvero contento di vederci esprimere al meglio. Prima di fare il competitivo devo vincere qualcosa, se ci provo ora mi surclassano".
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