Barcellona, Yamal: "L'Inter sa giocare bene e difendere bene, vogliamo dimostrarle chi siamo"

Il Barcellona è reduce dai 120 minuti e dalla vittoria per 3-2 sul Real Madrid nella finalissima di Copa del Rey, e vuole mantenere vivo quello strepitoso stato di forma. I blaugrana guidano la Liga a +4 sul Real Madrid e sognano il Triplete, ma si trovano di fronte un'Inter che vuole tentare il tutto per tutto in Champions League e ripetere l'impresa del 2009/10. Lamine Yamal è intervenuto in conferenza stampa (la prima della sua carriera) per presentare la sfida, rivivi le sue parole col live de L'Interista.
13.00 - Qualche minuto di ritardo per la conferenza di Lamine Yamal. Anche l'allenamento dei blaugrana era iniziato con un quarto d'ora di posticipo rispetto all'orario programmato.
13.14 - Inizia la conferenza stampa di Lamine Yamal.
Prima volta in semifinale di Champions, che sentimenti?
"C'è tanta voglia di vincerla, vogliamo dimostrare che squadra siamo e vogliamo provare a vincere tutto".
Prepari qualche sorpresa particolare sui social per questa partita?
"Beh, è una cosa che faccio per passare il tempo, per non annoiarmi a casa".
Quale compagno di squadra ti ha sorpreso in questa stagione?
"Beh, ovviamente Pedri e Raphinha sono incredibili. Però penso che anche Inigo e Frenkie (Martinez e De Jong, ndr) stanno facendo una stagione fantastica".
Al di là del tuo talento, cosa ti piacerebbe che dicessero di te?
"Mi piacerebbe dicessero che sono un bravo giocatore e una persona rispettosa e rispettata. La cosa più importante è l'educazione, come mi hanno insegnato i miei giocatori a casa".
Cosa temete di più dell'Inter domani?
"Tutti sanno che in difesa è una squadra molto forte, che ha nelle transizioni il proprio principale punto di forza. Però anche noi siamo bravi, specie nel palleggio. dovremo fare di tutto per passare come squadra".
Cento partite ufficiali a neanche 18 anni. Cosa significa?
"Credo che sia una gran cosa raggiungere questo traguardo in un club grande come il Barcellona. Non è una cosa da tutti, e credo che sia importante la continuità. È la cosa a cui do più valore in questo momento".
Hai già vinto tutto, manca la Champions. Ogni tanto soffri di vertigini?
"No, perché altrimenti non sarei d'aiuto ai miei compagni. Ho la motivazione e la fiducia che servono per preparare partite così, la paura resta fuori".
Dietro i successi, i sorrisi, i balli, senti la pressione? O fa parte del talento innato che hai?
"Io non la chiamerei pressione, un ambiente vissuto come quello dopo la Copa del Rey è una cosa da godere. Sono esperienze nuove, belle, che vanno vissute".
Vedendo la reazione al secondo gol del Real Madrid, date l'impressione di poter affrontare qualsiasi sfida. Lo sentite anche voi?
"Sabato abbiamo sofferto tantissimo fisicamente, tra i minuti giocati e ciò che stava succedendo non ne avevamo davvero più. Eravamo tutti tesissimi, ma credo che valga per tutti in una finale contro il Real Madrid. A quel punto emerge il cuore, che ti aiuta a superare ogni ostacolo".
L'Inter ha perso tre gare consecutive, questo influirà sul vostro approccio?
"Non credo che avrà la minima influenza: è una partita di Champions, non ha nulla a che vedere con quelle di campionato. Penso che daranno il massimo, ci giochiamo una finale di Champions League e daranno tutto".
Come hai vissuto la giornata di ieri con il blackout?
"Non sapevo che fare, sono stato tutta la giornata qui alla Ciutat Esportiva. Il blackout ci ha innervosito tutti, ma stavamo pensando alla semifinale ed è quello che conta".
Alla tua età Messi aveva giocato 7 partite nel Barça, tu domani 100. Come vivi questo confronto?
"Non mi paragono a lui, perché non mi paragono con nessuno e figuriamoci con Messi. Lascerei perdere. Noi pensiamo solo a migliorare ogni giorno di più, i confronti non hanno senso e figuriamoci se con Messi: lo ammiro, perché è il miglior giocatore della storia. Ma senza fare paragoni".
Senti che questa può essere l'era di Lamine Yamal? Messi in tre partite con l'Inter non ha mai segnato...
"Beh, vediamo (ride, ndr). Spero che sia l'era del Barça, e di Lamine nel Barça. Messi non ha segnato con l'Inter, ma con tante altre squadre: spero di farlo anche io".
In Messico si discute molto della pressione immediata ai giovani. Il tuo talento è indiscutibile, ma come gestisci la pressione di essere la stella del Barça? Questo ti influenza come giocatore?
"Io credo che nel calcio non ci sia età, è uno sport che valuta la qualità di ognuno. Conta essere pronti, allenati: non c'è una questione di età. Noi lo dimostriamo: siamo giovani e giochiamo a livello alto".
C'è un giocatore dell'Inter che ti piace? E perché?
"Mi piacciono molto Barella e Lautaro. Credo che l'Inter sia un mix: sa giocare molto bene col pallone e sa giocare molto bene in contropiede. Ha uno stile difensivo italiano, ma è senza dubbio una squadra che mi piace guardare e seguire".
Raphinha ti aveva dato un consiglio molto importante, l'hai raccontato in un'intervista: di cosa si trattava? Qual è la sua importanza nello spogliatoio?
"Era qualcosa di personale, solo io e lui sappiamo di cosa abbiamo parlato. Mi ha aiutato molto, è un veterano e ha tanta esperienza: è importante che uno come lui si interessi ai giovani".
Quanto è importante il sacrificio visto nella finale con il Real?
"Noi siamo cresciuti al Barcellona, ne sentiamo i colori e vogliamo che la squadra vinca. Non è la stessa cosa venire da fuori o essere cresciuti nella Masia: un Clasico non è una gara come le altre per noi".
13.28 - Finisce la conferenza stampa di Lamine Yamal.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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