Non solo Lautaro, altri due nomi nerazzurri nella top 30 del Pallone d'Oro
La stagione galattica del Real Madrid di Ancelotti, doblete in Liga e in Champions, mette adesso le ali alla coppia delle meraviglie Bellingham- Vinicius, battezzati come fenomeni sin dalla culla e ora favoriti per il premio individuale più ambito. In nazionale, però, nessuno dei due ha esultato come l’interista: il flop del Brasile negli Stati Uniti ha fatto rumore come i dribbling mancati del 7, mentre il divino Jude è caduto in finale all’Europeo contro la Spagna di Rodri, architetto razionalista del City e altro candidato per la vetta.
Il suo compagno campione della Premier Haaland e l’ultimo opaco Mbappé tra Psg ed Euro sembrano partire un filo indietro. Di certo, non stanno davanti a Lautaro per “diritto divino”, come poteva accadere fino a qualche mese fa, scrive La Gazzetta dello Sport. L’interista, infatti, ha sgomitato, come d’abitudine a Milano: in sei anni è passato da ragazzo di bottega con talento ancora da sgrezzare a capitano totale, con contratto appena firmato da 9 milioni netti, privilegio concesso a nessun altro in città.
La crescita è stata parallela a quella dei nerazzurri, diventati tiranni in campionato e non così lontani dalle migliori di Champions. Non è un caso che nei top 30 oggi ci sarà pure il nome di Hakan Calhanoglu (non Barella) e Yann Sommer sarà pure candidato al premio Yashin di miglior portiere.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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