Luciano torna a San Siro da rivale, ma i tifosi lo ritengono ancora uno di loro
Finalmente Luciano Spalletti è tornato ad allenare. Una gioia non solo per i tifosi del Napoli ma per tutti coloro che si sono innamorati del suo stile (dentro e fuori dal campo) offerto sin dai tempi dell'Udinese, poi alla Roma, allo Zenit e infine all'Inter. Nella sua avventura nerazzurra il tecnico di Certaldo ha dovuto far fronte a un'infinità di problemi: prima quelli economici, legati a Suning, poi a quelli tecnici, legati alla telenovela di Icardi di Wanda Nara.
Complice anche un mercato obiettivamente non all'altezza, in entrambe le sue stagioni all'Inter Spalletti ha conquistato la qualificazione in Champions League all'ultima giornata. Quasi all'ultimo minuto dell'ultima partita. Forse per mantenere fede allo slogan "Pazza Inter", forse perché è stata la sua bravura ad esaltarlo nei momenti più complicati. Vero in campo e anche fuori, non le ha mani mandate a dire a nessuno, che fossero i destinatari giornalisti, tifosi, giocatori o dirigenti. E forse proprio per questo gli ultras l'hanno riconosciuto quale corretto condottiero di una squadra che necessitava di tornare su palcoscenici prestigiosi.
Non è chiaro ancora quale sarà l'accoglienza dei tifosi (sempre che ci sarà) al suo ritorno a San Siro. Sicuramente la sua sarà una sensazione di entusiasmo mista ad emozione e voglia di rivalsa contro una dirigenza (o un dirigente, arrivato in corsa) che non l'ha voluto confermare sin dal primo giorno. Poi i fatti gli hanno dato ragione, perché conte ha vinto lo scudetto, ma la Storia sarebbe stata scritta in modo diverso se anche Spalletti avesse goduto dei giocatori giusti al momento opportuno.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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