Milan-Inter, scudetto e orgoglio in un derby per cuori forti

Milan-Inter, scudetto e orgoglio in un derby per cuori fortiTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 1 aprile 2024, 11:00News
di Bruno Cadelli

Scudetto e orgoglio per un’altra pagina di storia. Questo è Milan-Inter, derby della Madonnina in programma il 22 aprile alle 20.45. Per la prima volta nerazzurri e rossoneri si sfidano il lunedì, giorno dedicato alle chiacchiere da bar sulle partite del weekend. Chiacchiere, sano sfottò e due destini opposti. L’avvicinamento a questo derby è simile agli altri ma la posta in palio è ben diversa.

L’Inter può vincere lo scudetto della doppia stella in uno stadio che, escluso il settore ospiti, sarà per la quasi totalità colorato di rossonero. Il Milan lo sa bene e affronta la squadra di Inzaghi per riscattare un orgoglio ferito da troppo tempo. "È ancora presto per parlare di seconda stella dell'Inter nel derby, ci sono delle partite prima, ma noi le vogliamo vincere tutte, quindi non accadrà”, ha detto il capitano rossonero Davide Calabria a Radio Serie A con Rds. Le parole del terzino del diavolo racchiudono il 5-1 subito nella gara d’andata e tanti altri derby persi negli anni scorsi. 

I rossoneri non battono l’Inter in Serie A del 3 settembre 2022 e l’anno scorso hanno subito una doppia sconfitta negli euroderby di Champions League. Semifinale d’andata reti di Dzeko e Mkhitaryan, gara di ritorno con il timbro di Lautaro Martinez che recentemente ha ricordato quel gol in una polemica a distanza con Costacurta. L’Inter vuole chiudere la pratica scudetto il prima possibile ma sollevare il tricolore contro i cugini sarebbe la ciliegina sulla torta. Inzaghi però dovrà fare i conti con Pioli e la sua volontà di migliorare uno score nei derby non proprio esaltante. L'ex allenatore della Fiorentina che ha vinto contro i nerazzurri solo tre volte da quando si è seduto sulla panchina rossonera. 

“Il cuore pulsante di Roma non è certo il marmo del senato ma è la sabbia del Colosseo”, dice il senatore Gracco nel Gladiatore, film capolavoro di Ridley Scott. Allo stesso modo si potrebbe affermare come l’anima di Milano non sia piazza Duomo ma S.Siro, teatro del destino ancora una volta. Una partita da film in cui la vittoria vale molto più di tre punti.