La pagella di Calhanoglu: non c'è vera Inter senza il 20, è una macchina perfetta nell'anno del ventesimo scudetto
In un 2024 storico per l’Inter, con la vittoria dello scudetto della seconda stella, l’ambiente nerazzurro ha assistito alla crescita sempre più impressionante di Hakan Calhanoglu da regista. Il regista turco, anche nell’anno che sta per concludersi, è stato il centro del gioco della squadra di Simone Inzaghi e sicuramente uno dei trascinatori della rosa. Gol e assist - con uno score nei calci di rigore che non è più perfetto ma rimane storico - e leadership al servizio della squadra per cui non ha mai smesso di essere fondamentale.
La vera Inter è solo con Calhanoglu: senza Rodri, nella classifica dei migliori registi al mondo...
Ormai non si può fare a meno di pronunciare il nome del centrocampista nerazzurro nei giocatori più forti nel suo ruolo. Una certezza in impostazione con le sue geometrie sempre precise ed al massimo della velocità abbinata ad un’applicazione difensiva spaventosa lo hanno portato a diventare il regista migliore al mondo solo dietro a Rodri. Ma dopo la rottura del crociato che ha subito il Pallone d’Oro 2024, Calhanoglu è sicuramente il giocatore più forte che si sia visto in quella posizione in tutta Europa. La media punti dell’Inter in questa stagione con lui parla chiaro: circa 2,30 contro ampiamente meno di 2 quando il turco non è in campo. Con lui si vince praticamente il 70% delle volte (69,3), senza il 47,6. Ed è da 3 anni (quando è stato spostato in regia) che è così.
2024 il miglio anno di Calhanoglu? Cosa dicono i numeri: un dato record
Calha ci ha messo poco per incidere il proprio nome sul 2024 dell’Inter: il 13 gennaio a Monza nel 5-1 in favore dei nerazzurri, il turco ha messo a segno la sua prima doppietta in Serie A alla presenza numero 222 nel nostro campionato. 13 gol nella stagione 2023-24 (ultimo centrocampista interista a fare meglio fu Matthaus con 16 nel 1990/91) chiusa con la cucitura sulle maglie dello scudetto numero 20 della storia dell’Inter, proprio come il numero di maglia dietro la sua schiena. I trionfi recenti dell’Inter passano anche e soprattutto da Calhanoglu.
In un’ipotetica definizione di Calhanoglu sul dizionario una delle prime voci che si troverebbe sarebbe “certezza dagli 11 metri”. Dal 2017 (anno del suo arrivo al Milan) al 10 novembre 2024 il classe 1994 è stato perfetto dal dischetto in Serie A: 17 trasformazioni di fila, striscia interrotta con il palo colpito in Inter-Napoli di quest’anno. Con la maglia dell’Inter, prima dell’errore di fronte a Meret, i rigori segnati consecutivamente erano stati 19: in tutte le competizioni Calha era stato infallibile. Una fortuna, forse, che si sia rivelato umano: dalla freddezza con cui batteva tutti i portieri faceva quasi paura. Un anno da 8: se l’Inter può continuare a fare la storia, Calhanoglu ne è una delle ragioni.
Voto 8
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