L'Inter è ad altezza-City? Le due squadre a confronto, reparto per reparto

L'Inter è ad altezza-City? Le due squadre a confronto, reparto per repartoTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 17 settembre 2024, 18:00News
di Daniele Najjar

Da inizio stagione in Italia si sente spesso dire che l'Inter, dopo un mercato nel quale è andata ad alzare il livello medio dei vari reparti, sia partita in questa annata come la favorita assoluta in Italia, con ambizioni di primissimo livello anche in Champions League. Solo due anni fa la squadra di Inzaghi - che per sette-otto undicesimi era la stessa che sccenderà in campo domani - ha dimostrato che non era così folle pensare di poter arrivare ad alzare il massimo trofeo continentale. 

Ma oggi, quali sono realmente le ambizioni dei nerazzurri? Dove si piazza l'Inter rispetto al Manchester City e quanto il gap è ancora ampio? Non pretendiamo di dare risposte, ma cerchiamo di mettere a confronto reparto per reparto i giocatori che domani potrebbero scendere in campo all'esordio in Champions.

Porta: Ederson vs Sommer.

In porta il Manchester City ha il brasiliano Ederson, che dopo un'estate di rumors sull'Arabia Saudita alla fine ha scelto di restare. Guardiola può sorridere: è stato uno dei giocatori chiave per cominciare a costruire una squadra che già dal primo uomo in difesa potesse cominciare a rendersi pericolosa ed a decidere con intelligenza. Prototipo del portiere abile sia sulla linea di porta che con i piedi. Sommer nelle classifiche dei portieri internazionali non è considerato spesso a livello dei primissimi, ma paga in tal senso l'esperienza al Bayern Monaco, arrivata quando i tedeschi dovevano ancora metabolizzare l'idea di non vedere più Neuer fra i pali. Lo svizzero però è probabilmente fra i portieri più sottovalutati in tal senso, dato che alla prima stagione all'Inter ha vinto e dimostrato sia affidabilità che costanza. Anche lui poi sa sempre cosa fare con la palla fra i piedi ed in tal senso è cresciuto molto negli anni in Germania. Dovendo scegliere comunque, in molti direbbero Ederson sopra a Sommer.

Difesa: Gvardiol il tassello che mancava al City, ma l'Inter non teme nessuno.

Non in molti a 22 anni possono raccontare ciò che Josko Gvardiol è in grado di elencare parlando della sua carriera fino a qui. Terzo con la Croazia al Mondiale 2022, titoli su titoli con Dinamo Zagabria, Lipsia e City, il difensore si è inserito lo scorso anno alla perfezione nello scacchiere del quasi omonimo Guardiola, essendo un mix di forza, piedi buoni e duttilità. Un po' come lo è Bastoni nell'Inter, che non avrà vissuto un buon Europeo, ma rimane uno dei migliori interpreti nel ruolo a livello internazionale. In questo reparto i nerazzurri non temono nessuno, comunque. Akanji è una certezza per gli inglesi, Acerbi pur con gli anni che avanzano ha fatto vedere che nella partita secca non ha paura di duellare anche fosse con il miglior centravanti del mondo (chiedere ad Haaland). Ruben Dias è considerato come uno dei top al mondo nella posizione, anche se Pavard per come interpreta la due fasi è diventato tassello fondamentale per Inzaghi.

Quinti di centrocampo: furia Doku, l'affidabilità di Darmian e Carlos Augusto.

Qui l'Inter paga l'assenza del gioiello Dimarco, ma in ogni caso Savinho da un lato e soprattutto Doku dall'altro sono delle armi potenti per i Cityzens. Il belga è arrivato lo scorso anno ed ha avuto un impatto devastante, soprattutto per la quantità industriale di pericoli che crea negli ultimi 30 metri. Il brasiliano ha aggiunto imprevedibilità ed è subito un fattore (già due assist in 4 partite per lui). Certo, Darmian e Carlos Augusto non sono comunque delle seconde linee. Soprattutto entrambi hanno imparato negli anni a garantire massima attenzione alle loro spalle, oltre che ad esserci sempre all'appuntamento con il cross. Il brasiliano ha una grande occasione di dimostrare di essere davvero un altro titolare. 

Centrocampo: quanta qualità da ambo i lati.

Pur premiando la qualità assoluta del centrocampo dell'Inter, che con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan da almeno due anni mostra cose impareggiabili almeno in Italia, ma anche in Europa, bisogna riconoscere che i giocatori di Guardiola oggi vanno a memoria. Rodri punta al Pallone d'Oro, non a caso, mentre di De Bruyne non c'è molto da dire, dato che nell'ultimo decennio è stato fra i migliori in assoluto nel suo ruolo. Gündogan è l'altra bella notizia dell'estate, anche lui rimasto per la gioia di Guardiola. Foden o Bernardo Silva completano un reparto da sogno. Con attenzione e applicazione i nerazzurri hanno dimostrato di poter dire la loro. 

Attacco: Haaland oggi è il migliore di tutti.

Inutile girarci tanto intorno: nessun numero 9 oggi fa quello che Haaland sta facendo da tempo. 9 gol in 4 partite, Acerbi e compagni avranno il loro bel da fare. Poi Lautaro potrà dimostrare nel tempo di essere arrivato a quel livello e con Thuram forma una coppia sempre più letale. A livello internazionale però, soprattutto in Champions, i due devono ancora dimostrare ciò che il norvegese ha già dimostrato.