Inter, Taremi non ha fatto 'clic': pochi gol e tanti dubbi, tra Champions e Juventus

Un colpo a costo zero, con un ingaggio da 5,6 milioni di euro per chi avrebbe dovuto rivestire sulla carta il ruolo da terza scelta in attacco alle spalle di Marcus Thuram e capitan Lautaro Martinez. E invece la storia di Mehdi Taremi all'Inter è ben diversa da come era stata prospettata inizialmente.

Troppo poco. Arrivato da free agent dal Porto, dopo essere stato prenotato con sei mesi d'anticipo da Giuseppe Marotta per evitare guai e concorrenza, l'iraniano di 32 anni non ha ancora convinto appieno. Tutt'altro, ha lasciato a desiderare. Basta portare alla mano il suo score stagionale per rendersene conto: nel complesso ha griffato 3 gol e 5 assist in tutte le competizioni nell'arco di 1.387 minuti. Ma analizzando la situazione più da vicino, con la lente d'ingrandimento, basta passare per due sbocchi cruciali mancati.

Delusioni. Eccezion fatta per la Supercoppa Italiana, dove ha segnato anche contro il Milan in finale, le volte che Simone Inzaghi ha contato su Taremi in Champions League e in campionato non ha ripagato. Solo una rete e un assist in Serie A in 20 presenze (sebbene il più delle volte a gara in corso) non sono un bel vedere, specialmente quando è partito titolare contro la Juventus al fianco di Lautaro nel momento del bisogno estremo (Thuram aveva un problema alla caviglia) e non è riuscito a impensierire Di Gregorio sotto porta.

La goccia in eccesso. Ancora più lampante, tuttavia, sono le sue apparizioni in Europa: il tecnico nerazzurro gli ha concesso di scendere in campo dall'inizio in 6 partite su 9 (una saltata, le altre due è subentrato) e l'ex Porto ha risposto con un gol e due assist nella sola uscita contro la Stella Rossa. Quando invece la Champions League sarebbe potuta diventare il suo palcoscenico principale grazie alla fiducia riposta da Inzaghi, al netto di tutto delusa.