L’Inter in Champions corre per vincere: da quanto non accadeva a un’italiana? L’emergenza obbliga Inzaghi al pensiero laterale

L’Inter a Rotterdam scende in campo da grande favorita e non solo per la modestia del Feyenoord, squadra in totale emergenza e contro la quale il Milan si è sportivamente suicidato. I nerazzurri, in Champions League, ripartono da una fase campionato nella quale hanno brillato come poche altre squadre. Difesa super e risultati tutti convincenti, il quarto posto che sembra persino risicato rispetto alle prestazioni della squadra di Simone Inzaghi.
La verità è che l’Inter di oggi, in Champions League, corre per vincere. A un’italiana non accadeva dai tempi della Juventus poi crollata a Cardiff; la finale di Istanbul è arrivata con merito ma anche in maniera del tutto inattesa. Un piccolo grande capolavoro di Inzaghi, in una stagione che sembrava far presagire tutt’altro. Oggi, lo scenario è ben diverso: l’Inter è esperta, ha gente che ha vinto - Lautaro la Copa America, Barella e Bastoni l’Europeo - e potrebbe coronare un ciclo inseguendo il successo europeo.
Il grande tema di formazione, al De Kuip, è che Inzaghi non avrà a disposizione nessuno a sinistra. Ci giocherà Bastoni, ma sarà un’occasione - non voluta, ovvio - per testare il pensiero laterale. La grande difficoltà dei nerazzurri è andare fuori dagli schemi, in termini di uomini e anche di meccanismi di gioco. Deve funzionare tutto perché l’Inter giri come deve: questione di uomini, dato che mancano in rosa giocatori caratteristiche “diverse”. Ma pure di impostazione tattica. Pensare fuori dagli schemi, invece, può essere utile di tanto in tanto.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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