Inchiesta-ultras, si allarga il numero dei giocatori? Chat col "boss dei parcheggi"
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L'inchiesta sul malcostume nelle Curve di Inter e Milan si ammanta ogni giorno di nuovi dettagli. Uno di questi viene svelato da Tuttosport, che riprende alcune novità dalle carte processuali riguardo ai tesserati. Sono stati ascoltati Calhanoglu e Inzaghi sui rapporti con gli ultras, mentre vari giocatori nerazzurri avevano preso parte alle feste della Curva Nord e potrebbero essere ascoltati a loro volta. Ora però i nomi rischiano d'aumentare per un altro filone d'inchiesta, quello legato al cosiddetto "boss dei parcheggi" Giuseppe Caminiti, chiamato Pino dai giocatori e con vari collegamenti nella Ndrangheta e nel crimine organizzato.
Come si legge sul quotidiano, emergono vari nomi: Bastoni, Barella, Frattesi, Nainggolan, Sensi e D'Ambrosio con la maglia nerazzurra, ma anche il tecnico del Milan Futuro (Daniele Bonera) e i monzesi Birindelli e Izzo. Al vaglio alcune loro conversazioni con Caminiti, tra favori reciproci e aiuti riguardo ai posti nel parcheggio sotterraneo per amici e parenti. Numerosi i messaggi con Frattesi, che scambia una maglia con un posto-auto per la madre, ma il rapporto più stretto sembra essere con Hakan Calhanoglu: messaggi ed emoticon, stando a quanto riporta il quotidiano. Toni familiari e amichevoli anche con Barella e la dirigenza, a dimostrazione dei legami stretti tra il tifo organizzato e il club. La Procura continua a indagare, presto partirà anche l'inchiesta sportiva.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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