Il muro Acerbi ferma ancora Haaland e manda un messaggio a Morata e Abraham

Alla fine sono stati protagonisti di un simpatico siparietto con Haaland che mimava il gesto della maglia tirata e Acerbi che se la rideva: il difensore nerazzurro lo ha rifatto, fermando il norvegese nella sfida inaugurale della Champions League di Inter e City.

Ecco cosa scrive il Corriere dello Sport in merito alla battaglia fra i due: "Veniva da 9 reti nelle prime 4 giornate di Premier. Sembrava in forma strabiliante: una sorta “caterpillar” pronto a travolgere tutto e tutti. Invece, mercoledì sera, Haaland è andato a sbattere contro un muro: quello eretto ancora una volta dal “capomastro” Acerbi, con il sostegno di tutti i suoi compagni “muratori”. Insomma, è andata come a Istanbul. Il norvegese ha fatto un’altra volta scena muta, ma almeno stavolta l'Inter si è portata a casa un pareggio. C’è da dire che, rispetto alla finale di Champions, qualche spunto in più lo ha avuto. Un colpo di testa bloccato da Sommer, un diagonale che ha sfiorato il palo, mentre Bastoni ha dovuto sfoderare un anticipo di lusso per impedirgli la deviazione vincente: tutto sommato rischi accettabili, considerato il curriculum di Haaland. In ogni caso, quelle fiammate sono state tutte concentrate nel primo tempo. Nella ripresa il bomber di Guardiola non si è più visto".

Una sorta di messaggio dunque, quello che manda Acerbi: "Domenica Acerbi si troverà di fronte Morata e, magari, in corsa, pure Abraham. Entrambi, per la verità, gli hanno già fatto male, ma quando ancora indossava la maglia della Lazio: 3 gol dello spagnolo, con la Juve, doppietta per l’inglese, in una stracittadina stravinta dalla Roma per 3-0. Significa che per ripetersi dovranno fare per forza meglio di Haaland".