Il Brentford ha mostrato all'Inter come fare: questo City ha dei punti deboli

Il Brentford ha mostrato all'Inter come fare: questo City ha dei punti deboliTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
Ieri alle 10:00News
di Daniele Najjar

L'Inter si appresta ad affrontare il Manchester City all'Etihad Stadium, in quella che sembra una sfida alquanto proibitiva. Da anni - 4 di fila, 6 negli ultimi 7 - la squadra di Guardiola detta legge nel campionato più ricco e seguito del mondo, quello dove tutte le star sognano di giocare. Ad un'armata costruita ad immagine e somiglianza del proprio tecnico, da due stagioni è stato aggiunto il miglior centravanti del mondo, che ha iniziato questa stagione mettendo a segno 9 gol in 4 match. In estate sono rimasti giocatori come Ederson e De Bruyne, dopo che per settimane si sono susseguiti rumors d'addio, ai quali va aggiunto Gundogan, rientrato dal prestito dal Barcellona e che l'allenatore ha tenuto ben volentieri con sé. Poi dai "cugini" del City Group del Troyes è arrivato Savinho, che ha aggiunto ulteriore imprevedibilità davanti. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad altri successi dei Citizens, in Patria ed in Europa. 

Quali speranze ha l'Inter dunque? Nel match giocato sabato dai britannici, contro il Brentford, qualche indicazione è arrivata. La squadra di Frank se l'è giocata alla pari per larghi tratti della partita, puntando sulla scarsa brillantezza dei giocatori di Pep in questo avvio di stagione. Rodri ieri ha fatto intendere che certi giocatori come lui non ne possono già più di dover essere sempre in forma al 100% come delle macchine considerando i tanti impegni da una stagione all'altra. Il Brentford ha giocato con coraggio, baricentro alto, corsa ai mille all'ora e duelli uno contro uno tanto rischiosi quanto efficaci, almeno all'inizio.

 Alla fine il Manchester City ha vinto anche questa, tirando peraltro 18 volte, ma andando oltre il risultato bisogna dire che sono stati messi a nudo alcuni punti deboli che, almeno per ora, si possono provare a sfruttare. La difesa ha commesso diverse disattenzioni, in avvio è arrivato un pasticcio da Stones ed Ederson che ha portato al gol di Wissa. Nei primi 10 minuti il Brentford ha creato 3 nitide palle gol che, con maggior cinismo, potevano portare anche ad un match già indirizzato. Haaland l'ha rimessa in carreggiata con una girata e poi gli è stato concesso di raccogliere un rinvio di Ederson e partire in campo aperto per il sorpasso. Il norvegese è ovviamente il pericolo di maggior rilievo, perché dove non arriva il gioco arriva il suo essere determinante, anche quando dorme. 

Anche dopo il sorpasso però va detto che il Brentford ha avuto delle altre possibili situazioni per rimettere le cose a posto, con un'occasione nel finale che poteva portare al 2-2. 

Insomma, se è vero che l'Inter arriva all'appuntamento senza Dimarco e dopo una brutta prestazione a Monza, la squadra di Inzaghi non partirà battuta e dovrà essere brava a far rivivere agli inglesi i brutti quarti d'ora vissuti lo scorso weekend. Magari avendo maggior convinzione e determinazione negli ultimi 30 metri e soprattutto la massima concentrazione nella propria area di rigore. Dove non sarà concesa la benché minima svista.