Bellinazzo: "Inter, possibile pareggio di bilancio a giugno. Oaktree non venderà subito"
Nel suo intervento ai microfoni di Radio Nerazzurra, Marco Bellinazzo commenta così i maxi-incassi della Champions League e i piani di Oaktree: "L'idea è quella di arrivare molto vicini al pareggio di bilancio e quindi, magari, avere poi la possibilità di poter ridurre parte dell'indebitamento. Il rapporto che si è instaurato con la parte tecnica del club è tale per cui non sono state fatte richieste invernali sul mercato. L'Inter, in quanto società che aveva già ridotto le perdite a 35-36mln con un risultato operativo quasi positivo, poteva intervenire sul mercato, ma si è ritenuto di avere una rosa sufficiente per proseguire nella caccia allo scudetto".
Perché Oaktree non ripiana il debito verso le banche e il bond?
"Da alcuni anni l'Inter ha 30mln circa d'interessi sul debito e dunque, l'ideale sarebbe potersi liberare da questa zavorra. Sarebbe la mossa più logica da fare, non saprei dire perché Oaktree abbia deciso di non operare in questa direzione. Si sta considerando forse la naturale scadenza del bond (2027) come periodo di riferimento per la cessione del club, al pari dell'impegno per lo stadio. Queste due questioni sono prioritarie e, probabilmente, tengono al momento la questione del debito in secondo piano".
Continui rinvii per lo stadio, a che punto siamo?
"In queste settimane si sta lavorando tantissimo, ci sono molti consulenti che stanno discutendo con l'Inter e il Milan per preparare l'offerta per il Comune tra febbraio e marzo. A quel punto dovrebbe essere molto più chiaro tutto il panorama, perché i club metteranno sul tavolo la cifra che vorranno versare. La somma chiesta dal Comune è di circa 200mln per lo stadio e le aree adiacenti, ora i club dovranno proporre una soluzione e indicare quale cifra intendono offrire. Probabilmente sarà una somma molto vicina ai 200mln richiesti, proprio perché c'è una perizia e una stima di un ente terzo. Siamo alle battute finali di un percorso in cui si è perso tantissimo tempo. I club hanno una minima colpa, tutto è legato alle problematiche dell'amministrazione e della sovrintendenza, per il famoso vincolo di San Siro".
L'Inter al giugno 2024 aveva un debito di 734mln, stanno aumentando ricavi e sponsor. Può abbattere questo debito con una gestione virtuosa e i risultati sul campo?
"L'idea che la vendita sia immediata o a breve la scarterei, l'hanno dichiarato gli stessi rappresentanti del fondo Oaktree. Si punta a mettere il club nelle migliori condizioni per poter andare avanti e trovare un acquirente a una cifra maggiore al miliardo/miliardo e mezzo circolato sin qui. L'Inter è un club che aveva un deficit importante in questi anni e l'ha gradualmente ridotto. Il deficit del 2024 era passi agli interessi passivi, ma la parte operativa e il risultato operativo avevano già di fatto raggiunto quel pareggio che dovrebbe arrivare al 30 giugno 2025. L'idea della società è di tagliare la massa debitoria e l'indebitamento finanziario del 5-10% l'anno, siamo nell'ordine dei 300mln rispetto a un fatturato che ha raggiunto i 430mln. Il percorso potrebbe portare a ridurre la cifra nei prossimi tre-cinque anni, nonostante l'importante investimento sullo stadio. Parliamo comunque di Oaktree, uno dei fondi più ricchi e importanti al mondo".
Potenziali acquirenti per l'Inter?
"Credo che ci sia tanto interesse sul calcio italiano. L'ho detto tante volte e siamo arrivati a undici proprietà straniere, otto americane. Siamo in una fase di grande interesse per la Serie A ed è chiaro che un club come l'Inter possa interessare, anche se l'investimento sarebbe decisamente importante. Oaktree guarda alle cifre e ai valori avvenuti Oltreoceano, dove le franchigie degli sport americani superato ampiamente i due-tre miliardi di valore. Quella è la valutazione sperata dal fondo, dunque servirebbe un acquirente molto munifico dagli Stati Uniti o dal Medio Oriente. Servirà tempo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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