Beccalossi: "L'Inter può anche non vincere, ma avere una squadra che se la gioca con tutti è una grande cosa"
Evaristo Beccalossi ha parlato ai media presenti a margine del Festival dello Sport di Trento. Ecco quanto raccolto dai colleghi di TMW: "Dopo parecchi anni ho pensato di scrivere 'La mia vita da numero 10' e sta andando benissimo. La cosa bella è che non ho inventato niente, ho ricordato le cose che mi piacevano e non del mio percorso calcistico ed extra. Aver lasciato un buon ricordo dopo quarant'anni è la cosa più bella che mi potesse capitare. Io sono cresciuto nella generazione dei grandi numeri 10: il calcio è migliorato come organizzazione, ma bisogna insegnare ai ragazzi anche come utilizzare fantasia e qualità".
Chi è il miglior 10 in Italia, Dybala?
"Potenzialmente poteva essere un grande numero 10, ma preferisco la covata dei Baggio e tutti quelli lì. Mi auguro riesca ad esprimersi a livelli altissimi perché lui è uno di quelli di qualità".
L'Inter è favorita per lo Scudetto?
"Sulla carta l'Inter è la più forte, ma allenatori e società devono stare attenti a lavorare anche sulla psicologia, perché ogni tre giorni c'è un impegno importante. Se non c'è la testa puoi trovare delle difficoltà, le partite sono tantissime ed essere protagonisti ogni partita è difficilissimo. Guardate com'era partito il Napoli... Poi, certo, i valori non li cambi".
Thuram goleador se l'aspettava?
"All'inizio no, poi però l'ho conosciuto anche come ragazzo e sta facendo cose grandissime. E ti accorgi di come a 27 anni questo fosse a parametro zero e ti chiedi come mai i fenomeni del calcio non si fossero accorti che avevano davanti un grande calciatore".
Inter attrezzata per Champions e Scudetto?
"La squadra è competitiva: l'Inter può anche non vincere, ma avere una squadra per cui te la giochi con tutti è già una grande cosa. La rosa è importante e mi aspetto che riescano ancora a trascinare gli 80mila allo stadio grazie al pathos creato da società e allenatore".
Il 10 dell'Inter è Lautaro.
"Lui è un goleador, ma lasciamogli pure il 10! Lui non ha la fantasia, per quel ruolo servono caratteristiche diverse. E comunque sta bene col 10 addosso, è un leader vero. Non andiamo a crear problemi".
Pisilli e Daniel Maldini.
"Li ho avuti tutti e due... (quando era capo delegazione dell'Italia Under 19 e 20, ndr) Daniel si vedeva che aveva colpi, ma è stato bravo ad andare sempre in crescita. Anche Piso è uno di quelli. Io ho avuto lui, Bove, Faticanti sempre scuola Roma... Magari ci mettono un anno in più ma sono contento per Piso e per Bove che è andato alla Fiorentina. Questi ragazzi meritano di giocare".
Per Daniel Maldini si parla di grandi squadre come l'Inter.
"Lui il problema più grosso lo aveva all'inizio per via del cognome pesante. Ed è stato bravo perché con umiltà si è messo in coda e ora sta facendo benissimo".
Come spiegare meglio che giocatore è Pisilli?
"È completo, aggredisce bene in mezzo al campo e sa anche inserirsi bene verso il gol. Ricordo che mi guardava con quegli occhi... Vederlo in Nazionale mi apre il cuore".
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