Agresti avverte Inzaghi: "Quel 2-0 del Monza campanello d'allarme, guai a sottovalutarlo"

Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti parla così del successo nerazzurro di ieri sera contro il Monza, arrivato in rimonta proprio come per i cugini del Milan: "Servono due secchiate d’acqua per svegliare Milano. Sonnecchia l’Inter, sbanda il Milan: Inzaghi rischia lo scudetto, Conceiçao la panchina. Poi, quando sono sotto 2-0, entrambe si scuotono, rimontano, vincono. È questo che alla fine conta, a maggior ragione adesso che siamo arrivati allo sprint: vincere. Ma la paura è stata grande per tutt’e due le squadre ed è opportuno che gli allenatori – gli ex compagni Simone e Sergio, un tempo amici, ora molto meno – cerchino di capire cos’è accaduto prima che arrivassero quei tre gol.
È incredibile quanto è successo, anzi quanto stava per succedere all’Inter. Sembrava la partita più scontata dell’anno, e non solo perché metteva di fronte la prima e l’ultima in classifica. Il fatto è che il Monza era annunciato in disarmo: indebolito nel mercato di gennaio, capace di conquistare appena un punto in sette giornate, un disastro in trasferta dove aveva incassato un avvilente 14-2 nelle ultime quattro partite (e 9-1 nelle ultime due). Nesta è stato abile a ricostruire e rimotivare la squadra ma gravissime sono state le colpe dell’Inter, soprattutto nell’atteggiamento difensivo; non a caso a metà gara Inzaghi ha fatto fuori De Vrij e Pavard. E mentre la mente tornava a situazioni simili, l’ultima che vince in casa della prima, vissute raramente nella storia del calcio, è arrivata la rimonta. Faticosa e provvidenziale. Palla al Napoli, adesso, ma guai sottovalutare quello che è successo nel primo tempo con il Monza: dopo il sofferto pareggio di otto giorni fa contro Conte, per Inzaghi è arrivato un altro segnale di allarme".
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