LIVE - Inzaghi: "Dovremo soffrire insieme. Le polemiche? Non parlo di decisioni arbitrali"
7.00 - Barcellona-Inter è il crocevia decisivo per le ambizioni europee dei nerazzurri. Serve un'impresa al Camp Nou, dove basterebbe però un pareggio per avvicinare sensibilmente l'obiettivo qualificazione. Alla vigilia della sfida contro i blaugrana, Simone Inzaghi presenterà in conferenza (ore 19) l'appuntamento che attende la sua squadra direttamente dalla sala stampa dell'impianto catalano. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
19.32 - Inizia la conferenza stampa.
Per voi è un'occasione per dimostrare di essere in grado di reggere la pressione?
"All'andata avevo detto che venivamo da una sconfitta e che avevamo una grande opportunità. Domani sarà importantissima ai fini della qualificazione: il giorno del sorteggio sapevamo di dover fare qualcosa di straordinario. Sappiamo che domani sarà dura, ma siamo l'Inter e dovremo cercare di fare la nostra partita, consapevoli che dovremo affrontare delle difficoltà. Dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme".
Lei firmerebbe per il pari? La preoccupano le polemiche per l'arbitraggio?
"Non parlo mai di decisioni arbitrali, ho solo visto che Vincic e il VAR arbitreranno in questo turno, quindi credo che la UEFA li abbia giudicati positivamente. L'avversario ha qualità, ma la partita dell'andata abbiamo fatto bene con le nostre armi".
Come vive il divieto per i tifosi dell'Inter di presentarsi allo stadio con i colori sociali del club?
"Serenamente. A San Siro i tifosi avversari sono sempre benvenuti, settimana scorsa ho salutato Laporta e ho scambiato due parole con Xavi, trovando grande cordialità".
Xavi ha definito la sua squadra difensiva. Concorda?
"No, conoscete la mia storia all'Inter. Nei primi mesi abbiamo giocato un bellissimo calcio, riconosciuto in Italia e in Europa. Viviamo un momento particolare, all'andata abbiamo avuto un grande atteggiamento, facendo un secondo tempo di sacrificio dopo un primo tempo di alto livello".
Ha scelto la formazione?
"No, mi porto ancora dietro dei dubbi. Ho ancora un po' di tempo per decidere, ho due attaccanti di ruolo che vengono da tre o quattro partite consecutive. Potrei anche alzare Calhanoglu e Mkhitaryan, dovessi decidere di tenere fuori Dzeko. Ma se metto Dzeko mi rimangono Curatolo e Carboni in panchina. Mi sarebbe piaciuto giocare la partita con entrambe le squadre al completo, ma non sarà possibile, il calcio oggi è così".
Sarà importante anche la vostra capacità di gestire il pallone?
"Gran parte della nostra partita passerà dalla fase di possesso. Conosciamo il palleggio del Barcellona, ma anche noi abbiamo qualità e dovremo tenere la palla il più a lungo possibile. Domani dovremo provare a farlo ancora meglio rispetto all'andata".
Si aspetta un Barcellona diverso domani?
"All'andata gran parte del merito è stata dell'Inter. Ho visto le ultime partite, il Barça ha sempre giocato un buon calcio. A San Siro abbiamo fatto un'ottima fase di non possesso, concedendo poco, perché obiettivamente Onana ha fatto poche parate. Domani lo stadio sarà caldo, ma dovremo essere squadra, avremo i nostri tifosi che ci spingeranno e proveremo a fare un'impresa, perché storicamente le italiane al Camp Nou soffrono".
Il Barcellona dà l'impressione di essere poco concreto.
"Ogni gara fa storia a sé. A Monaco il Barcellona ha perso immeritatamente, le partite sono solitamente decise dagli episodi. All'andata abbiamo fatto una partita da squadra, compatta e aggressiva. Domani purtroppo si cambierà stadio, ma in questi due giorni e mezzo ci siamo preparati per fare una partita all'altezza".
Come si fa a mantenere la calma in una gara così?
"In squadra ho giocatori abituati a giocare determinate partite. Siamo una squadra matura, sappiamo che dovremo essere lucidi, che dovremo soffrire in alcuni momenti ed essere bravi quando avremo noi il possesso".
Cosa può fare la sua squadra per mettere ancora più in difficoltà il Barcellona?
"Dovremo fare una gara attenta nei particolari. Il Barcellona farà tanti cross, dovremo marcare bene dentro l'area. Loro hanno grande pressione, ma ce l'abbiamo anche noi: ci aspettavamo altro dalle urne, ma nel momento in cui è uscito il girone sappiamo di poter fare del nostro meglio. Dieci punti potrebbero anche non garantire la qualificazione, domani sarà sicuramente decisiva".
19.45 - Finisce la conferenza stampa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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