Come l'Inter ritrova gli altri nazionali: 180' (e gol) per Calhanoglu, segnali da Arnautovic e Sucic

I giocatori dell'Inter sparsi per l'Europa mandano segnali a Inzaghi, che aspetta di ritrovare gli elementi mancanti del suo gruppo che tornerà al completo a partire da questa settimana. Il primo a scendere in campo nella giornata di domenica è stato Arnautovic: rimasto inizialmente in panchina nella sfida con la Serbia, l'austriaco è sceso in campo nella ripresa lasciando alle spalle lo spavento della scorsa partita. "Ho avuto improvvisamente paura, forse a causa del dolore fortissimo che avevo al ginocchio in precedenza. Ma è tutto a posto", aveva dichiarato l'interista dopo la partita d'andata. Per Inzaghi l'ingresso è stata una notizia rassicurante.

A guidare la Turchia che ha vinto anche la partita di ritorno contro l'Ungheria c'è Calhanoglu: il capitano della squadra del ct Montella non ha mai lasciato il campo nelle 2 partite e domenica ha anche trovato il gol su calcio di rigore. "Tutti i miei compagni di squadra sono brillanti. Sono sotto la mia ala, li sosterrò in tutto", ha detto il regista dell'Inter da vero uomo-simbolo della Turchia arrivato a 3 gol e 1 assist nelle ultime 5 partite. A segno è andato anche Guler, obiettivo di mercato della dirigenza nerazzurra. 

In contemporanea agli italiani (e Bisseck, che ha esordito con la maglia della Germania) è scesa in campo la Croazia: allo Stade de France di Parigi contro la Francia, Sucic è rimasto in campo per tutti i 120 minuti del match vinto dai Blues ai rigori. Un segnale da non ignorare visto che si trattava del ritorno da titolare con la sua nazionale per la prima volta dalla rottura del metatarso di novembre. 14 milioni più 2.5 di bonus e il 10% della plusvalenza sulla rivendita: questo è stato l'investimento dell'Inter per il centrocampista della Dinamo Zagabria in arrivo ad Appiano a giugno, per il Mondiale per Club.