Lautaro, ufficiale e gentiluomo: all'Inter fino al 2029, ma nel calcio di oggi cinque anni sono un'era geologica

Lautaro, ufficiale e gentiluomo: all'Inter fino al 2029, ma nel calcio di oggi cinque anni sono un'era geologica
martedì 13 agosto 2024, 19:10Editoriale
di Gian Luca Rossi

Ora è ufficiale e a me garbano le cose ufficiali. Lautaro Martinez, il capitano di un'Inter che sta già scrivendo la storia e non solo per la seconda stella che ha cambiato dopo 58 anni le maglie dell'Inter, si è impegnato a restare fino al 2029. Lo ripeto per i tardi di comprendonio e per chi non vuole ammetterlo perché tifa altrove: il capitano di un'Inter che sta scrivendo la storia, ma ce ne accorgeremo veramente tra qualche anno scorrendo i sette trofei finora incastonati nell'albo d'oro negli ultimi tre anni solari. 

Ufficiale e gentiluomo, Lautaro, perché dopo averci provato a chiedere ancora più soldi, attraverso il suo procuratore Camaño, come diversi altri dopo il cambio di proprietà dalla famiglia Zhang a Oaktree, alla fine ha accettato la miglior proposta nerazzurra possibile, ossia una parte fissa in singola cifra, con bonus da doppia cifra più che garantita se dovesse ripetere una stagione come l'ultima, ossia con lo Scudetto, la Supercoppa Italiana e il titolo di capocannoniere di Serie A, per non parlare poi di eventuali ulteriori allori europei.

Ad oggi, Lautaro Martinez è il terzo giocatore più pagato della Serie A, dietro a Dusan Vlahovic che guadagna 12 milioni di euro netti alla Juventus con contratto a salire fino al 2026 e Victor Osimhen, che di milioni ne prende 10 di parte fissa, ma che è in uscita dal Napoli. Quindi possiamo tranquillamente sbilanciarci sul fatto che da ora in poi il Toro sarà il secondo calciatore più pagato della Serie A: numeri alla mano, dovrebbe essere il primo, ma la situazione di Vlahovic è effettivamente d'altri tempi e spiego perché bilanci alla mano.

Ad oggi Vlahovic, che ha un contratto a salire e quindi diventa più ricco ad ogni stagione, è praticamente costato quanto l'intero attacco nerazzurro.
Non ci credete? E allora facciamo due conti a proposito dei costi ai club, che non sono rappresentati solo dagli ingaggi. In base al contratto stipulato con la Juventus nel gennaio 2022, Vlahovic ha portato a 12 milioni di euro netti i suoi emolumenti, che al lordo diventano 22. A questi, va aggiunto l'ammortamento di circa 19 milioni, per cui l'onere complessivo per il bilancio Juve sale a 41 milioni.

Passiamo ora in rassegna con lo stesso criterio gli attaccanti dell'Inter. Lautaro Martinez, stipendio di 9 milioni netti, 16,6 lordi con ammortamento di 2,5 milioni; Marcus Thuram, stipendio di 6 milioni netti, 7,8 lordi per decreto crescita, con ammortamento di 1,5 milioni; Mehdi Taremi, stipendio di 3 milioni netti, 5.5 lordi con ammortamento ancora a 0; Marko Arnautovic, stipendio di 3 milioni netti, 3,9 lordi per decreto crescita con 4 milioni di ammortamento, per un totale complessivo di 41,9 milioni di euro, a fronte dei 41 del solo Vlahovic.

Certo all'Inter c’è pure Correa, ma allora anche alla Juve c’è qualcun altro e qualcun altro è in arrivo, ma l’idea è che il Tucu, ormai in chiara crisi psicologica prima che tecnica, entro il 30 agosto possa anche lasciare l’Inter. In ogni caso se Correa rimanesse all’Inter, considerando lo stipendio da 3,5 milioni netti, al lordo 6,5 milioni, il costo complessivo per la stagione 2024-25 sarebbe pari a circa 15 milioni di euro, ma questo esborso l’Inter spera di evitarlo, come già successo l’anno scorso, almeno in parte.

Per carità, non è mai simpatico fare i conti in tasca a chicchessia, ma i bilanci sono pubblici, come pubblici personaggi sono i calciatori. Da aggiungere c’è che qualche soldo importante Lautaro Martinez, protagonista assoluto di tutti e sette i trofei vinti dall’Inter, qualche soldo importante in cassa l’ha riportato, certamente più di Vlahovic, che al momento con la Juve ha vinto solo una Coppa Italia. Impietoso nelle ultime due stagioni, quelle complete per Vlahovic, il confronto dei gol segnati con Lautaro: 28 più 27 per l’argentino campione del mondo per un totale di 55 contro 14 più 18 per un totale di 32 per il serbo.
A sua discolpa c’è di non aver certo puntato la pistola alla tempia ai dirigenti della Juventus per avere un contratto con un costo a bilancio così spropositato, appartenente ad un’altra era geologica, anche se sono passati solo due anni.

Certamente oggi la Juve ragionerebbe su ben altre cifre, come ha fatto l’Inter con Lautaro, ben sapendo che anche se la firma sul contratto lo impegna fino al 2029, nessuno, io per primo, giurerebbe che nel calcio-business di oggi, tra cinque anni Lautaro Martinez sarà ancora nerazzurro.