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Feyenoord, Van Persie: "Come convincere i ragazzi che l'impresa è possibile? Non seguendo la stampa"

Feyenoord, Van Persie: "Come convincere i ragazzi che l'impresa è possibile? Non seguendo la stampa"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 19:01Avversario
di Yvonne Alessandro

16.00 - Il Feyenoord torna a San Siro, ma questa volta per sfidare l'Inter. Eliminato il Milan dai playoff di Champions League, stavolta gli olandesi devono fare i conti con un passivo complicato da risolvere (2-0), incassato al De Kuip agli ottavi d'andata al De Kuip. Domani, martedì 11 marzo alle ore 21, il ritorno contro i nerazzurri. Ma oggi è prevista la conferenza stampa di Robin van Persie, tecnico della squadra di Rotterdam, a San Siro (ore 18.45).

18.49 - Inizia la conferenza stampa.

Un paio di settimane qui il Feyenoord ha vissuto una serata magica col Milan. Servirà ancora più magia, ci crede?

"È il bello dello sport, del calcio. C'è sempre speranza, anche se la gente crede sia molto piccola. Paixao? È un peccato, ha avuto un problemino: può sempre succedere".

Tornando al passaggio col Milan, anche lei ha vissuto dei miracoli simili da giocatore?

"Non parto dalla mia esperienza, ci sono tanti esempi di squadre che hanno sorpreso. Vorremmo sorprendere anche noi, il sentimento è un po' che sia impossibile ma non credo sia vero: avremo le nostre occasioni e dovremo essere forti".

Non avete giocato questo weekend, l'Inter sì.

"Noi ci siamo allenati sabato e domenica. Ho visto la partita col Monza, è l'Inter che conosciamo: è bello vederla giocare, fa sempre ottime cose in attacco, in difesa, in transizione. È una grande sfida, ma avremo delle chance: loro hanno il loro modo di giocare e funziona molto bene, ma anche contro una squadra molto forte avremo sempre delle occasioni e abbiamo studiato dove possono arrivare".

Penserete alla partita di domenica col Twente?

"Pensiamo sempre a domani. Pianifichi tutto, ma il primo obiettivo è sempre la partita dell'indomani, anche nel minutaggio da dare ai giocatori".

I rientri saranno titolari?

Vediamo, intanto siamo contenti che siano tornati. Forse qualcuno esordirà, ci sono giovani che non hanno ancora debuttato".

Lo stop di Paixao sarà lungo?

"Non penso, ma vedremo nei prossimi giorni".

Fronteggiate ancora l'emergenza.

"I miei giocatori ci devono credere, negli anni ho visto cose ancora più pazze. Il contesto è chiaro, è una sfida complicatissima ma non ci nascondiamo da questo. È quello che è, i giocatori che abbiamo adesso penso siano molto forti e lo fanno vedere tutti i giorni. Sfideremo l'Inter con questi giocatori, non ha senso pensare a troppi scenari: ho fiducia nel gruppo".

Cambierà posizione ai giocatori?

"Ovviamente è sempre meglio far giocare qualcuno nella sua posizione, nel suo ruolo. Non sempre è possibile, lo abbiamo visto la scorsa settimana con Paixao: è come un puzzle, devi pensare a fisico e disponibilità".

Avete capito il problema di questi infortuni?

"Può succedere sempre, in ogni allenamento i ragazzi danno tutto. È un rischio che c'è sempre, Paixao ha giocato tantissimo in questa stagione ed è molto speciale che abbia giocato tanto: è normale si possa infortunare".

Quali sono le difficoltà con Ivanusec?

"Bella domanda, per il mio corso ho visto un Croazia-Olanda: ha giocato benissimo e ho pensato 'che giocatore'. Poi è andato al Feyenoord, ho sempre pensato fosse forte, però è una domanda se possa giocare a questi livelli. Ci sono tante cose, dalla forma al carattere, che risultano decisive".

Come convincere i giocatori che l'impresa è possibile?

"Prima di tutto, non seguire la stampa. Non aiuta: vuole far credere che è già persa questa partita, e invece dobbiamo ancora giocarla. È una grandissima sfida e lo sappiamo: non dico che vinceremo sicuramente, ma dovete capire che daremo di tutto e ci crediamo alla rimonta. Possiamo fare un miracolo, è il bello dello sport: è per questo che siamo tutti qui e che domani 4.600 tifosi verranno da Rotterdam".

Se non ci riuscirete, cosa la soddisfarebbe?

"Per come la vedo io, non ci sono vittorie, pareggi, sconfitte. Io penso a come ci presentiamo, al nostro atteggiamento, alla fiducia che abbiamo in noi stessi. Daremo tutto ed è la cosa più importante, non vincere o perdere".

È soddisfatto di quello che ha visto a Rotterdam?

"All'inizio sì, del primo tempo sì. Poi ci siamo ammosciati. Io non chiedo una vittoria, non è così semplice: ci sono tante cose da fare durante una partita e vogliamo focalizzarci su quello che dobbiamo fare".

All'andata sembrava 4-2-1-3 e ha sorpreso. Dobbiamo attenderci lo stesso schieramento offensivo?

"Quello che potete aspettarvi è una squadra che sarà unita, che andrà ad attaccare insieme, a difendere insieme. Alla fine, non è il modulo a fare la differenza, se è un 4-4-2 o un 4-3-3. Dobbiamo focalizzarci su come stiamo in campo e su quello possiamo avere un'influenza".

Inzaghi ha detto che avete fatto bene a rinviare la partita, ma non è tanto regolare...

"È stato un bene non aver dovuto giocare sabato o domenica. È una regola della federazione olandese, se in Italia non è possibile non ha niente a che fare con noi".

L'Inter ha subito due gol dal Monza, vi dà fiducia?

"Beh, in Champions ne hanno subito solo uno. Abbiamo visto la partita e ci siamo preparati, senza fare cose diverse dal solito. Abbiamo studiato ogni punto dell'Inter, ma anche di noi stessi: siamo focalizzati sulle nostre occasioni. Come gioca l'Inter si sa, ma anche loro ogni tanto lasciano degli spazi e lì dobbiamo essere bravi noi. Anche contro di noi l'Inter ha avuto qualche occasione, noi una o due: contro queste squadre così forti è importante segnare, l'abbiamo visto con il Milan. In quella partita il Feyenoord ha avuto difficoltà, ma poi serve anche che la gara giri dalla nostra parte. A Rotterdam non è successo".

Ventidue giorni fa allenava l'Heerenveen, oggi è a San Siro.

”È come un corso di emergenza... Non ci penso più di tanto, penso a lavorare e migliorare: sono momenti belli e dobbiamo pensare a sfruttarli al meglio. È la cosa più importante. Non penso al fatto che un paio di mesi fa fossi lì e oggi sono qui: è un dato di fatto, penso solo a migliorarmi ogni giorno".

Tornerà da allenatore in un grande stadio come San Siro.

"Giocare in uno stadio importante è diverso, è bello. Questo è uno stadio bellissimo".

C'è una partita da giocatore a San Siro che ricorda più di altre?

"Ho giocato una volta con la maglia del Feyenoord con l'Inter, l'altra volta con l'Arsenal era in panchina".

19.11 - Conclusa la conferenza stampa.