Bayern, Muller: "L'Inter ha sempre reagito ai nostri gol. Se dai tutto devi accettare il risultato"

Ultima partita in Champions League con la maglia del Bayern Monaco per Thomas Muller. L’attaccante tedesco ha parlato così dopo il 2-2 contro l’Inter a San Siro: "Non mi sento particolarmente emozionato - le parole riportate da Sky Sports Deutschland -. Siamo ovviamente delusi, perché giochiamo a calcio. Io ripercorro la partita nella mia testa: ho dato tutto? Posso guardarmi allo specchio? La squadra ha dato tutto? Possiamo discutere su un gol subito, ma abbiamo giocato contro la migliore squadra d’Italia, che prima di affrontarci aveva concesso solo due reti in tutta la Champions.

 Abbiamo avuto tante occasioni. Siamo passati in vantaggio 1-0 e abbiamo iniziato bene. Ovviamente anche loro hanno fatto una grande partita. Possiamo analizzare tutto nei dettagli, ma alla fine ho visto in campo dei giocatori che hanno lottato e dato tutto. Dopo i due gol subiti abbiamo avuto dieci minuti di sbandamento e un po' di confusione, ma ci siamo ripresi e anche i subentrati hanno dato energia. Se negli ultimi cinque minuti fosse entrato un altro gol, avremmo potuto riaprire la partita. Ma va bene così. L’emozione? Probabilmente è stato peggio per la mia famiglia sugli spalti. A me piace stare in campo e lottare per vincere. Se dai tutto, alla fine devi accettare il risultato”.

Sulla gara: "Nella prima mezz'ora abbiamo fatto meglio dell'Inter e avremmo dovuto segnare. Abbiamo avuto una grande occasione con Olise e un mio tiro è stato bloccato. Ma loro si sono difesi molto bene. Penso che il secondo gol subito all'andata sia stato un errore grave e lì si può mettere il dito sulla piaga. L’Inter ha sempre reagito: all’andata dopo il nostro pareggio, e oggi dopo il nostro vantaggio. Anche noi abbiamo reagito, ma loro sono riusciti sempre a segnare nei momenti chiave. Alla fine l'Inter è passata, quindi qualcosa hanno fatto meglio di noi. È stata una sfida alla pari: questo è il calcio”.

Sulla sua ultima gara in Champions: "Ho sentito che i ragazzi sono venuti apposta da me. È stato bello, hanno capito che questa era la mia ultima partita in Champions League. Ma non mi aspettavo nulla: so quanto si è presi da queste partite, soprattutto quando esci ai quarti. Eravamo troppo lontani dal traguardo per sentirlo davvero, ma il finale sarebbe stato a Monaco. I nostri tifosi hanno visto che abbiamo dato tutto. Ma la Champions League non è un concorso dei desideri. Il futuro? Non ho ancora pianificato nulla. Durante queste settimane intense non ho preso decisioni. Ora non mi importa di cosa succederà. Tra due giorni affronteremo l'Heidenheim: è un cambiamento drastico, ma è così”.