Le pagelle di Inter-Milan: Thuram devastante, Mkhitaryan è l'incubo rossonero. Lautaro meravigliosa creatura
INTER (a cura di Patrick Iannarelli)
Sommer 6 - Corre un paio di pericoli nel primo tempo, ma più in fase d'impostazione che sui palloni pericolosi (pochi) giocati dai rossoneri. Può fare pochissimo sul gol di Rafa Leao, per il resto della partita non ha moltissimo lavoro da svolgere.
Darmian 6 - Tra gli undici in campo è forse quello che soffre di più. Spesso perde gli inserimenti di Theo Hernandez, fa fatica anche sul gol di Rafa Leao: il portoghese sfonda proprio dalle sue parti. Ma non fa niente, va bene lo stesso.
Acerbi 6 - Deve ancora recuperare dall'infortunio, ma si piazza al centro e prova a respingere gli assalti. Regala un calcio di punizione al Milan nel primo tempo, ma complessivamente gestisce le sortite offensive degli ospiti. Con qualche difficoltà di troppo.
Bastoni 6,5 - Lotta e scalcia come al solito. E poi come si fa vedere sempre in avanti, diventa un attaccante aggiunto. Esce zoppicando, speriamo non sia nulla di grave per la Real Sociedad. Dal 74' De Vrij 6,5 - Quei pochi palloni che tocca li rispedisce direttamente al mittente.
Dumfries 6,5 - All'inizio è un treno, a tratti ricorda pure Maicon. Poi si perde qualche volta Theo Hernandez, ma sta giocando in maniera generosa. Ed è parecchio utile alla squadra.
Barella 6,5 - Inizia col solito piglio e strappa due palloni fondamentali scusandosi anche con gli avversari. La grinta e la corsa ci sono sempre, ma nel secondo tempo cala troppo per i ritmi imposti dal Milan. Dal 64' Frattesi 7 - È in un momento magico, ci mette una mezz'ora per trovare il gol. Unico problema, quello dall'altra parte segna più di un attaccante.
Calhanoglu 7 - Regala una punizione ai suoi ex compagni, poi entra in modalità terminator e non sbaglia più niente. Si toglie pure lo sfizio del 4-1 dal dischetto. Dall'81' Asllani sv
Mkhitaryan 8,5 - Quando vede il Milan gli si annebbia la vista. Ha iniziato col gol in semifinale di Champions, oggi la doppietta a regalare il quinto derby consecutivo ai nerazzurri. A Milanello di sicuro non può più entrare.
Dimarco 6,5 - Anche quando non brilla fa sempre il suo, soprattutto in attacco: assist semi-involontario e Inter in vantaggio. Nelle azioni da gol in qualche modo ci mette sempre la firma. Dal 64' Carlos Augusto 6,5 - Entra con cattiveria e determinazione, affonda con costanza e crea pericoli.
Thuram 8 - Devastante. Ha uno strapotere fisico che porta a spasso mezza difesa del Milan. Poi si inventa quel gol dal nulla buttando giù San Siro a costo a zero. Occhio Marcus, ora c'è il vincolo.
Lautaro Martinez 7,5 - Non segna, ma è comunque devastante. Si procura un calcio di rigore, quando apre il compasso pare il miglior Dzeko. Meravigliosa creatura, nada mas.
Simone Inzaghi 8 - Questa Inter qui è una sua creatura, non c'è niente da fare. Si prende un derby, il quinto, con la forza e le idee di gioco, con la voglia di zittire tutti. Non dovrà vincere l'Europeo, ma lo Scudetto sì.
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MILAN (a cura di Yvonne Alessandro)
Maignan 5 - Impotente sul gol del vantaggio, Mkhitaryan lo buca da posizione ravvicinata, seppur sul suo palo. Inconcepibile imputare delle colpe al francese sulla perla a giro di Thuram. Il resto della gara un completo disastro da parte della sua difesa lo tramuta in bersaglio elementare.
Calabria 5.5 - Un po’ troppo limitato in proiezione offensiva per i gusti di Pioli, complice la marcatura accanita di Dimarco. Recupera qualche punto nella ripresa con il momento d'appannaggio dell’Inter. Ma poco altro. Dal 76’ Florenzi s.v.
Kjaer 5 - Disastroso. In 45’ ne combina una peggio dell’altra. Quando si limita ad osservare la girata in rete di Mkhitaryan, l'Inter passa avanti e può giocare in scioltezza. Altro che marcatura a uomo…
Thiaw 5 - Si lamenta di una trattenuta di Thuram nel momento in cui il francese scappa via sul fondo, ma l’arbitro con l’appoggio del VAR convalida la rete di Mkhitaryan. Fatale poi il testa a testa perso ancora contro il numero 9 dell'Inter per il gol del raddoppio.
Theo Hernández 4.5 - Innocuo per la maggior parte del match, nonostante qualche sgasata palla al piede delle sue a sbattere sul muro dell’Inter. Dumfries giganteggia su di lui in più frangenti di gara. Poi quel rigore rovinoso su Lautaro non porta altro che ulteriore delusione negli occhi dei compagni.
Loftus-Cheek 5 - Dovrebbe sfruttare il suo strapotere fisico per spezzare in due il centrocampo dell’Inter, invece Mkhitaryan e Dimarco gli fanno mangiare la polvere. Anonimo.
Krunić 5.5 - Incapace di lasciare il segno in mezzo al campo. I tre centrocampisti dell’Inter lo sovrastano senza alcun problema. Dà una mano a Kjaer per annullare Lautaro Martinez. A volte gli riesce, tante altre volte meno.
Reijnders 5.5 - Troppo involuto in un match come il derby. L’emozione ha fatto brutti scherzi e la diga eretta dai nerazzurri ha sfinito la mente creativa dell’olandese. Dove sono finiti i suoi inserimenti puntuali? Dal 76’ Jovic s.v.
Pulisic 5 - Sfida Dimarco a duello, con scarso successo. I raddoppi da quel lato sortiscono effetto e la stella americana viene silurata. Deludente rispetto alle aspettative. Dal 56’ Chukwueze 6 - Seminare il panico là davanti è il compito assegnatogli da Pioli. Quando Acerbi viene spostato dal suo lato, prova a combinare qualcosa, ma da solo non può granché.
Giroud 6.5 - Difficile poter proferire parola contro Acerbi, che il più delle volte lo sovrasta. Quando però si sposta in zona Darmian, il francese si ricava tempo e spazio per imbucare Leao con una palla geniale. Dal 76’ Okafor 5 - Entra per mettere alle corde la difesa avversaria, ma non fa altro che assistere alla disfatta della sua squadra. Non tanto per colpa sua.
Leao 7 - Dumfries gli rende la vita impossibile, con l’aiuto di un Darmian per larghi tratti attentissimo. Nella ripresa però, il Milan tira fuori un po’ di coraggio e con una surfata delle sue il portoghese buca Sommer. Con i gol a valanga dell’Inter purtroppo perde l’entusiasmo e si spegne.
Stefano Pioli 5 - Ancora una volta, la quinta, il tecnico rossonero non trova la chiave di volta per tirare giù la fortezza dell’Inter. O perlomeno scalfirla. Troppa Inter e poco Milan: con un dominio a centrocampo e un fulmine come Thuram, il derby va ai nerazzurri. Così come la vetta della classifica sfilata dalle mani.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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