La moviola di Inter-Bayern: Vincic permissivo, ma sugli episodi chiave non sbaglia

Il match tra Inter e Bayern Monaco, finito 2-2, ha regalato spettacolo e tensione fino all’ultimo minuto. Sul piano arbitrale, Slavko Vincic ha adottato un metro piuttosto permissivo, lasciando spesso giocare e alzando l’asticella della tolleranza. Una direzione coerente ma non esente da sbavature, specie in avvio.
Già al 2’, su un contatto lieve tra Sané e Pavard nell’area nerazzurra, fa bene a lasciar correre. Subito dopo, però, l’episodio più controverso: al 3’, Olise pesta involontariamente Barella dopo una conclusione. Il contatto c’è e, pur non essendo intenzionale, avrebbe meritato un fischio. Vincic invece opta per un corner in favore del Bayern, scatenando le proteste interiste.
All’8’, Goretzka entra in ritardo su Thuram, un intervento potenzialmente da giallo, ma l’arbitro preferisce sorvolare, probabilmente per evitare di incidere troppo in un match già acceso e ricco di diffidati. La prima ammonizione arriva solo al 28’ per Kim, che stende ancora Thuram lanciato in velocità. Giusta anche l’ammonizione a Dier per un fallo duro a fine primo tempo.
Nel secondo tempo, al 47’, nuovo episodio dubbio: Thuram cade in area dopo un contatto con Laimer, ma per Vincic è tutto regolare. Il replay mostra qualche incertezza, ma non abbastanza da ribaltare la decisione in campo. Corrette invece le valutazioni sui gol: regolari l’1-1 di Lautaro, il 2-1 di Pavard e il rocambolesco 2-2 causato da Dier.
Nel complesso, Vincic gestisce il match con autorevolezza, ma paga una partenza imprecisa. La scelta di lasciar correre molti episodi favorisce il ritmo della gara, ma qualche decisione più decisa avrebbe potuto aumentare la percezione di equilibrio.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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