Interspac, parla Cottarelli: "Modello svolta per il calcio italiano. Ma ci sono due grossi problemi"
Nel corso della presentazione di Interspac, il presidente Carlo Cottarelli ha spiegato cosa prevede il modello di azionariato popolare: “Questo modello può funzionare per tutto il calcio italiano e anche per quello mondiale. La presenza di un potenziale di centinaia di migliaia di tifosi rappresenta la base dell'azionariato popolare, con un'importante differenza rispetto a realtà come Barcellona e Real che sono partite storicamente come associazioni. La motivazione principale è l'amore per la squadra e il desiderio di dare una stabilità che forse non c'è stata negli ultimi anni (non nell'Inter ma in tutte le società italiana) e anche la volontà di dare una connotazione prettamente italiana. Non è tutto semplice, ci sono delle grosse difficoltà, la prima coordinare un numero potenzialmente molto grande di persone e visti i risultati del sondaggio credo sia possibile raggiungere numeri molto più grandi dei centomila questionari compilati. Abbiamo speso qualche migliaia di euro per pubblicizzare la cosa, se si passasse alla vera operazione di raccolta fondi bisognerebbe investire ancor di più. Quest'estate metà degli interisti che ho incontrato non sapeva o non aveva capito l'importanza della cosa e dunque occorrerà un'adeguata organizzazione.
Abbiamo oltre 350 imprenditori, manager e professionisti che potrebbero mettere qualcosa in più del semplice tifoso e vorremmo avere dei pillar investor come quelli del Bayern. Coordinare queste tre realtà è complicato e la struttura di governance è necessaria. Il modello potrebbe essere quello duale del Bayern Monaco. Ma c'è un secondo problema: occorre un modello finanziariamente sostenibile”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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