Inter, è la notte dei sogni. Il City come il Real del '64, si può vincere col gioco
Nella sua edizione odierna, La Gazzetta dello Sport analizza la finale di Champions League tra l'Inter e il Manchester City, sulla carta sbilanciata a favore degli inglesi. Impossibile battere la squadra più forte del mondo? L'Inter, che schiererà cinque italiani titolari, sa già come si fa: ci è riuscita nel 1964, sconfiggendo al Prater di Vienna la squadra che aveva vinto le prime cinque Coppe dei Campioni, il Real Madrid di Puskas, Gento e Di Stefano. I nerazzurri hanno frequentato spesso l'impossibile, questo è un merito di Simone Inzaghi, ed ora dovrà fermare Haaland. Ma il norvegese non è l'unica arma del City: da Bernardo Silva a Grealish, da De Bruyne a Gundogan, saranno molti i giocatori da controllare. Ecco perchè non basterà difendersi, ma la sfida di Guardiola andrà accettata: provare a battere col gioco la miglior squadra del mondo.
Lautaro, Dumfries e Dimarco saranno gli uomini chiave, con la grande condizione del Toro. Lukaku e Mkhitaryan scalpitano dalla panchina e metteranno in difficoltà Inzaghi. Di fronte, un Guardiola mai così nervoso e apparentemente divorato dalla pressione. Chissà che l'Inter non riesca a sfruttarla, chissà che Inzaghi non vada ad emulare Mourinho.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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