Vendita di San Siro, la Procura indaga: si allungano le tempistiche per la cessione?

Inter e Milan sperano di chiudere l'acquisto di San Siro entro luglio, e con loro il Comune: l'obiettivo è quello di evitare che a novembre scatti lo stringente vincolo architettonico dei settant'anni sul secondo anello e lo stadio sia ancora di proprietà di Milano, cosa che renderebbe molto complessi eventuali futuri lavori di ristrutturazione e riaprirebbe la strada verso gli stadi separati per le due società. A complicare il tutto e allungare potenzialmente le tempistiche, arriva però un atto dovuto da parte della Procura di Milano.
Nella giornata di ieri il procuratore Marcello Viola e i suoi collaboratori, nella fattispecie il pool guidato dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, ha aperto un fascicolo conoscitivo (modello 45, senza ipotesi di reato o indagati) sulla compravendita del Meazza e delle aree circostanti: si intende verificare se la valutazione comporti o meno dei danni per le casse pubbliche.
L'inchiesta arriva due settimane dopo la presentazione del documento di fattibilità e dell'offerta da parte dei club. L'Agenzia delle Entrate ha fissato un prezzo di 197mln e si era discusso di uno sconto a carico del Comune per la rimozione delle macerie da demolizione e le bonifiche). Cifre risultate indigeste agli occhi di alcuni esponenti politici milanesi, e già oggetto di esposto, come ricorda La Gazzetta dello Sport. Ora si attendono sviluppi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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