Platini propone: "Libertà all'arbitro. Metterei il VAR solo su rigore e fuorigioco"

Michel Platini, ex fuoriclasse della Nazionale francese e della Juventus - tra le altre - ha parlato a 'Santa Lucia del Mela' presso lo Juventus Club “Gaetano Scirea”. Aveva appena 32 anni quando si tolse per l'ultima volta la maglia bianconera: "Ero cotto, non c'avevo più benzina (ride, ndr). E il prezzo della benzina oggi è duro", scherza in prima battuta ai microfoni di Sport Mediaset.

"Ormai i giocatori non li conosco più, i dirigenti li conosco poco, i tifosi non li conosco più. Quarant'anni dopo ne sono rimasti pochi della mia epoca. Ma comunque guardo i risultati sempre con piacere, quando vedo la Juve vincere mi fa sempre piacere. Yildiz e la maglia numero 10? Una maglia non pesa mai troppo, se lui ha le qualità. Se Motta gliel'ha data pensa che possa risolvere il problema del numero 10".

Spicca, invece, il parere sull'introduzione del VAR nel calcio: "Io sono contrario a tutto quello che sintetizza il calcio, ormai. Sono contrario al VAR, non fa più parlare i tifosi al bar. Non fa più niente. Non dà le cose giuste. Basta che faccia così (mima un gesto, ndr) ed è rigore. Per me non è giusto che ci sia, ma l'hanno messo, risolve tanti problemi, purtroppo per voi giornalisti ci sono meno polemiche e si vendono meno giornali".

Proponendo una soluzione nel finale: "Con il VAR farei una cosa: lascerei libertà di decidere all'arbitro, le cose le fa lì. Mettere il VAR sulle linee del gol o del fuorigioco, metterlo dove gli arbitri non possono vedere i fatti. Sul rigore e sul fuorigioco la goal line technology non possono vederlo perché è troppo lontano. E sul fallo una mano è tutto, questo devono deciderlo da soli".