No dell'Independiente, Zanetti racconta: "Andai a casa dai miei genitori piangendo"
Intervistato dai microfoni di Movistar Deportes, Javier Zanetti ha ripercorso alcune tappe della sua incredibile carriera da Tractor e anima della Nazionale argentina, nonché capitano eterno dell'Inter. Soffermandosi prima di tutto sull'ostacolo più grande mai affrontati nei primi passi mossi in madrepatria, ossia l'esclusione dell'Independiente e Pupi rimasto senza squadra:
"È stato un momento molto triste, essendo anche un tifoso mi fece molto male - ha esordito l'attuale vice presidente dell'Inter. Ricordo che sono tornato a casa piangendo dai miei genitori. Però il tempo, il destino, il calcio ti dà sempre una rivincita. È stato un momento importante per me perché mi ha fatto capire molte cose, mi sono reso conto dei tanti sacrifici che mio padre, con cui sono andato a lavorare - ha raccontato -, e mia madre facevamo per me e per mia sorella. In una delle poche pause che hanno i muratori, mio padre mi chiese cosa avrei voluto fare da grande e io gli dissi che mi sarebbe piaciuto fare il calciatore. E in quel momento lui mi hai detto 'perché non ci riprovi di nuovo?' Mi diede l'impulso per provarci ancora nella mia carriera".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati