Rivoluzione arbitrale, Gavillucci: "Si lavora per il VAR a chiamata"
A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio-Terzo Tempo, è intervenuto Claudio Gavillucci, ex arbitro di calcio: "Il programma di Zappi, nuovo direttore AIA è molto solido. C'è una grande cura dei dettagli, a partire dalla crescita dei giovani arbitri fino alla serie A. Var a chiamata? E' un percorso quasi tracciato, è l'obiettivo della FIFA. Non si sta inventando nulla di nuovo, è un sistema già esistente in altri sport. Per inserirlo si procederà studiando le tempistiche e capendo come adattarlo ai massimi livelli del nostro sport. Probabilmente si sperimenterà in qualche competizione giovanile e poi si potrà applicare ai massimi campionati. Anche durante la formazione i ruoli da ricoprire diventeranno più specifici, ci sarà sempre più precisione nelle decisioni. Purtroppo questo è un mestiere che non attira più i giovani, spesso è mal retribuito e vincolante, bisogna fare qualcosa per incentivare i giovani ad intraprendere questo tipo di percorso".
Queste le parole dello stesso Zappi sul VAR a chiamata, ai microfoni di Radio Rai: "Premettendo che sarà l'IFAB a decidere tempi e modi, credo che il VAR a chiamata possa affermare un criterio di giustizia sostanziale. A me piacerebbe un sistema all'interno del quale chi esce dal terreno di gioco abbia la certezza e la consapevolezza che la decisione assunta sia quella giusta. Mi piacerebbe un'evoluzione protocollare che vada in questa direzione. Ascolto audio VAR? In un'ottica di piena trasparenza, mi piacerebbe che il calcio seguisse l'esempio del rugby, con la possibilità degli arbitri di spiegare a tutti le decisioni ed evitare a chiunque di poter mantenere qualsiasi retropensiero".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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