Curva Nord, spunta anche un'accusa di omicidio. I pm: "L'Inter ha sottovalutato il fenomeno"

Curva Nord, spunta anche un'accusa di omicidio. I pm: "L'Inter ha sottovalutato il fenomeno"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 11:00News
di Marco Corradi

L'inchiesta sugli ultras di San Siro si arricchisce di un dettaglio dark. Pino Caminiti, gestione-ombra di alcuni parcheggi di San Siro e uomo al vertice della tifoseria organizzata nerazzurra, si è infatti visto notificare una seconda accusa dalla Procura: riguarda l'omicidio insoluto di un luogotenente della famiglia Turatello, Fausto Borgioli (ucciso perché "confidente della polizia"), e parte dalle rivelazioni fatte al suo collaboratore Gherardo Zaccagni riguardo a quello che sembrerebbe un senso di colpa riguardante l'accaduto.

Da qui l'accusa verso Caminiti, già al centro dell'inchiesta per la sua gestione dei parcheggi e le pressioni all'Inter per tentare di riottenere il pass per lo stadio: "Sai cosa sto pagando io? - dice nelle intercettazioni - Che ho alzato la Coppa (Italia, ndr), e mi hanno visto… E gli hanno detto “lui è così con la Coppa”… Non ho più il pass per entrare perché dicono che io sono collegato con loro… ma non ci ho né mangiato né bevuto". 

Nell'ordinanza e nella richiesta di arresti del Gip, vengono tirare più volte le orecchie all'Inter: "Stupisce il disaccoppiamento tra la struttura formale, volta a rispettare le regole istituzionali, e invece una struttura informale dove un contesto ambientale intessuto di convenzioni anche tacite ha di fatto favorito, colposamente, soggetti indagati per gravi reati". Le irregolarità, si legge sul CorSera, venivano in qualche mood accettate e promosse. Le vicissutidini dei parcheggi o la gestione dei biglietti, impongono per i pm una necessità: "Rimuovere quelle “situazioni tossiche” che hanno creato l’humus favorevole a che un ambito imprenditoriale sportivo si trasformasse, in fin dei conti, in occasione di illecito".

Secondo Ombra e Storari, le rassicurazioni dell'Inter alla Commissione Antimafia del Comune, poi ripetute in una memoria consegnata alla Procura, "Provano ancora una volta la totale sottovalutazione del fenomeno e il completo scollamento dalla realtà dello stadio". Per questi motivi l'Inter, insieme al Milan, è stata iscritta in un procedimento di prevenzione.