Agresti: "Poca Inter e due Martinez per spaventare Conte. Inzaghi non ha fatto l'Inzaghi"
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Il vicedirettore de La Gazzetta dello Sport Stefano Agresti analizza la situazione in Serie A, alla luce dei risultati delle gare disputate ieri: "Si giocano due campionati, lassù, in vetta alla classifica: uno regala lo scudetto e vi partecipano due (forse tre, chissà) squadre; l’altro vale per un posto in Champions, dà prestigio e – soprattutto – denaro ed è aperto a un bel po’ di concorrenti in bilico tra gloria e fallimento tecnico, incassi e danno economico. Gli sprint sono lanciati: Inter contro Napoli (magari anche Atalanta); Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Bologna (magari anche Atalanta) una contro l’altra.
Sabato ci sarà Napoli-Inter, la madre di tutte le partite, e i nerazzurri ieri hanno acquisito un vantaggio psicologico che potrebbe pesare: hanno battuto il Genoa e scavalcato gli azzurri in testa alla classifica. Se vuole affrontare Inzaghi da una posizione di privilegio, Conte oggi deve dunque piegare il Como, compito nient’affatto scontato sia per la consistenza attuale della squadra di Fabregas, sia perché le partite dell’ultima settimana (tra Champions e campionato) confermano quanto sia sbagliato pensare che la superiorità tecnica possa automaticamente trasformarsi in successi. Chiedere al Feyenoord, al Bruges, al Venezia…
Contro il Genoa, l’Inter ha sofferto tanto. Forse troppo. Alla fine sono stati decisivi due Martinez: Josep, il portiere strapagato e quasi mai utilizzato, ha salvato lo zero a zero con un’uscita alla Neuer; Lautaro poco dopo ha segnato il gol della vittoria (e questa non è certo una sorpresa; ci stupiamo quando i gol non li fa, lui). Inzaghi non ha fatto l’Inzaghi: di solito toglie chi prende un cartellino giallo, stavolta ha fatto giocare tutt’e tre i diffidati, Bastoni, Barella e Mkhitaryan, che con un’ammonizione avrebbero saltato il Napoli. Stupore nello stupore: i centrocampisti a rischio erano due e Simone ha tenuto fuori Calhanoglu, l’unico che non lo era. L’Inter non sta bene, questa vittoria non ha cancellato le ombre lasciate dalla sconfitta con la Juve. Per Inzaghi sarebbe stato molto meglio, insomma, vedere una squadra davvero convincente in vista della gara di Napoli. Ma vincere era indispensabile e i tre punti sono arrivati: non sono tutto, però sono tanto".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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