Stramaccioni sul caso Lautaro: "Segnerà valanghe di gol: paga la Copa America"

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Oggi alle 09:21Rassegna Stampa
di Daniele Najjar

"Non cambio idea, continuo a pensarla come a inizio stagione: l’Inter, per organico e potenzialità, resta la più forte della Serie A e una delle migliori d’Europa": così l'ex tecnico nerazzurro ed attualmente voce di Dazn, Andrea Stramaccioni, in una intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.

Però un anno fa l’Inter viaggiava a punteggio pieno dopo cinque giornate, mentre adesso ha 8 punti. È soltanto una questione di minore fame?

"Contro Genoa, Monza e nel secondo tempo del derby, i nerazzurri non hanno giocato sui livelli visti contro Atalanta e City. Ma non è una questione di fame".

L’Inter vera è quella di Manchester o quella del derby?

"Quella di Manchester. La questione è mentale. E di aspettative più alte. Le ultime due stagioni sono state diverse. Nel 2022-23, con il Napoli in fuga e lo scudetto lontano, l’Inter ha disputato un campionato non all’altezza e una Champions mentalmente straordinaria. La scorsa stagione il contrario: testa, anima e cuore allo scudetto ed eliminazione amara e prematura in Europa. Questa è la prima stagione in cui l’Inter è obbligata per valore e spessore della rosa ad una doppia, forte aspettativa. Uno step mentale che l’Inter deve e può compiere come squadra, allenatore e società".

Lautaro non segna più: qual è il problema?

"Parliamo del miglior finalizzatore della Serie A e di uno dei migliori al mondo. Lautaro ha pagato la Coppa America e un inizio di stagione in cui ha giocato seppur non ancora al top della condizione. In queste prime partite ho notato che arretra anche più del solito: un po’ per generosità e un po’ influisce la nuova interpretazione da nove puro di Thuram. Fidatevi di me: Lautaro tornerà a realizzare valanghe di gol. Nel derby non ha segnato, ma a fine gara si è confermato un gran capitano: ci ha messo la faccia, arrabbiato ma ottimista. Leader".

La Juventus ha un punto in più dell’Inter. La rivoluzione di Thiago Motta è più avanti del previsto perché non ha ancora subito gol in Serie A o procede a rilento visti gli ultimi tre 0-0?

"Thiago è un allenatore istintivo, geniale. Adesso sta ancora studiando al meglio le sinergie e gli incastri di una Juventus rivoluzionata in estate. Partita dopo partita, mi sembra “aggiungere” un tassello al suo mosaico tecnico-tattico. La solidità difensiva è qualcosa di oggettivo e raro per un allenatore su una nuova panchina. La Juventus è forte. E se comincia a trovare il gol, diventa dura da affrontare. I bianconeri hanno tutto: compattezza, organizzazione, idee, molta qualità e un ambiente tornato carico e unito".