"Paura di nessuno", l'Inter bussa a muso duro a casa del Bayer Leverkusen

L'Inter di Inzaghi non ha paura di nessuno: è questa l'impressione che lasciano i nerazzurri, che si proiettano con coraggio alla delicata di sfida di Champions contro il Bayer Leverkusen di domani: "Nulla preoccupa, in verità, almeno nella preparazione della partite. Si chiama consapevolezza: l’Inter sa che non ci sarà mai match che non può essere giocato alla pari, guardando in faccia l’avversario".

Poi ancora: "Inzaghi è riuscito a tirare fuori l’oro da una finale persa. Si chiama mentalità, non la trovi in giro, non è una plusvalenza, ma è il fattore più determinante che ci sia. L’ha fatto, l’allenatore, allargando il più possibile la base di lavoro. La società gli ha messo a disposizione il “materiale” su cui insistere. Lui ha trovato il modo di andare dritto sull’obiettivo coinvolgendo tutto l’organico. Il risultato è una squadra che ancora si mangia le mani, a nove mesi di distanza, per una sconfitta contro l’Atletico Madrid negli ottavi di finale. Altro passaggio decisivo, di queste 68 partite. Quel k.o. è stato paradossalmente il trampolino per questa Champions, con un’Inter in grado di giocare alla pari a Manchester col City e battere a San Siro l’Arsenal. Calhanoglu e compagni si sentono un club europeo. Vogliono dimostrare di esserlo. Ma la dimensione di calcio che gioca l’Inter lascia spazio a pochi dubbi".