Thuram sbrana vivo il Torino: l’Inter rischia in 11 contro 10, a San Siro finisce 3-2
Un finale troppo movimentato per i gusti di Simone Inzaghi, ma alla fine l'Inter si prende una vittoria sudata e in 11 contro 10 vista l'espulsione dopo nemmeno venti minuti di Maripan. Una gara, quella contro il Torino, indirizzata a meraviglia dalla tripletta di Thuram, anche se una sbavatura di Bisseck con gol di Zapata, più un rigore discutibile trasformato da Vlasic, hanno fatto tremare i nerazzurri. Più del dovuto considerando la superiorità numerica. Alla fine il risultato è di 3-2: tre punti sofferti, ma presi a pugni serrati dai nerazzurri che così accorciano sul Napoli capolista a -2.
Gara bloccata
Ancora sette cambi per l’Inter varati da Simone Inzaghi che rispetto all’uscita di Champions League riposiziona le pedine titolari per le partite più determinanti. È il caso dello scontro diretto in classifica con il Torino. Perciò Lautaro e Thuram rientrano stabilmente in attacco mentre a centrocampo - vista l’assenza di Barella - scelto Frattesi al fianco destro di Calhanoglu. Fasce completamente ristabilite con Dimarco a sinistra e Darmian a destra mentre in difesa sta ad Acerbi guidare la difesa con Bisseck però al posto di Pavard, mentre Bastoni è chiamato agli straordinari.
È stata un’Inter riflessiva nelle prime battute di gara di una cornice da sogno come San Siro anche questa sera. O meglio, una partita a scacchi e di assoluto ragionamento anche per il Torino, che si è asserragliato dietro. Tuttavia il ritmo basso della gara è stato fagocitato anche dagli scambi troppo elementari e lenti dei nerazzurri. E su un errore in fase di ricostruzione che i granata hanno tentato subito di imboccare la via del gol con una saetta dalla distanza di Ricci prontamente disinnescata da Sommer al 14’.
Inter avvantaggiata, Thuram si scatena
Un evento però ha sconvolto inevitabilmente gli equilibri della gara: l’espulsione su revisione del VAR di Maripan - che ha lasciato il Torino in 10 uomini - ha inevitabilmente esposto gli uomini di Juric a percussioni insistite e ripetute che di fatto hanno portato alla rete del vantaggio di Marcus Thuram su colpo di testa imprendibile.
Il copione si è ripetuto giusto una decina di minuti a seguire e sempre con l’attaccante francese che, ancora una volta, è saltato in cielo per staccare e spingere in porta il 2-0 da sogno per l’Inter. Se non fosse che ancora inebriata dalla rete del raddoppio subisca dopo nemmeno un minuto la risposta del Torino. Bisseck colpevolmente goffo in uscita anticipata su Gineitis ha spalancato il corridoio per Zapata che ha sfondato la porta per il 2-1.
Thuram mattatore ritrovato, l'Inter balla nel finale
Una doccia freddissima quel gol evitabile del Toro, ma al rientro dagli spogliatoi l’Inter ha ripreso a battere sulle tempie della difesa granata. Con una sostituzione apportata da Inzaghi: Pavard al posto di Bisseck ammonito e reo confesso del gol di Zapata. La ciurma di Inzaghi ha ragionato sulla via migliore da imboccare per potersi presentare alla porta di Milinkovic-Savic, come all’occasione di Lautaro al 55’ fuori però un paio di metri dalla porta. Ma al ticchettio dell’ora di gioco Thuram da vero rapace d'area ha raccolto una respinta del portiere serbo per rifilare il 3-1 della sicurezza. Oltre che la prima tripletta in Serie A per lui.
Una gara apparentemente in cassaforte però è stata riaperta dall'ennesimo episodio sconvolgente, il rigore discutibile causato da Calhanoglu su Masina e la rete del 3-2 firmata da Vlasic dal dischetto. Atto che ha trasmesso più di qualche preoccupazione ai nerazzurri. Minuti finali da far accapponare la pelle per la tensione palpabile, oltre che per la doppia palla gol di Taremi sciupata a tu per tu con Milinkovic-Savic. Tramontati i 6 minuti di recupero però il sipario cala e l'Inter con le mani al cielo esulta 3-2. Un successo che lancia i nerazzurri a quota 14 punti, a due sole lunghezze dal Napoli capolista.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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