Le pagelle di Inter-Milan: Frattesi, macchia indelebile. Sommer un santo, Pavard lingua a penzoloni

Le pagelle di Inter-Milan: Frattesi, macchia indelebile. Sommer un santo, Pavard lingua a penzoloniTUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 23:27Primo piano
di Redazione L'Interista

Inter (a cura di Yvonne Alessandro)

Sommer 6,5 - Lucido e su distanza ravvicinata, ci mette i guantoni per deviare la botta di Morata. Reattivo al massimo sulla capocciata di Leao, si accartoccia su Reijnders e si supera ancora sul portoghese. Solo il tiro angolato di Gabbia lo abbatte.

Pavard 5 - Troppo largo e distante da Acerbi, all’incursione di Pulisic arriva in ritardo assoluto e l’entrata in scivolata è per disperazione. Nel secondo tempo sbaglia davvero troppo: sporco e lingua a penzoloni.

Acerbi 5,5 - Divincolarsi in quella maniera dal bloccare Pulisic lanciato in porta non è stata la migliore delle scelte, indeciso però sull'arrivo di Pavard. Nel secondo tempo boccheggia come il resto del reparto difensivo. 

Bastoni 6 - Quanto nervosismo alle prime battute di gioco. Sfiora di tanto così un giallo regalato per spinta su Pulisic, ma quando l’Inter si ricompone anche lui ritrova le misure in marcatura. Manca però quella verve solita in chiusura. Dal 82’ Carlos Augusto s.v. - Innesto tattico per garantire più spinta nel finale.

Dumfries 6 - Aveva già fatto uno squillo a Inzaghi nel gol del pari a Monza. Mai da titolare finora, l’intensità che ci mette su Theo è quella giusta. Sembra aver lasciato la testa negli spogliatoi al rientro nella ripresa, Inzaghi ci mette poco a tirarlo fuori. Chiaroscuro. Dal 63’ Darmian 5,5 - Pronti, via ed entra subito col fiatone nel bloccare un Leao slalomeggiante. E di spinte in avanti non se ne parla.

Barella 6 - Lancio sopraffino a far scattare l’azione del gol di Dimarco, strada facendo si carica sulle spalle il centrocampo a suon di inserimenti, rientri e giocate d’alta scuola. Lasciato solo dai compagni, in balia della marea rossonera. Dal 73’ Zielinski 6 - Colpi di classe nell’ultimo quarto d’ora. Perché non confermarlo dopo Manchester?

Calhanoglu 5,5 - Nel consueto incrocio contro il suo odiato passato, questa volta soffre e parecchio sulle invenzioni della trequarti rossonera. Spende un giallo pesantissimo su Morata, meno lucido e preciso del solito. Scomparso dai radar. Dal 63’ Asllani 5,5 - Non si capiscono le consegne avute da Inzaghi, spaesato in mezzo alla baraonda rossonera.

Mkhitaryan 5,5 - Si fa scippare il pallone che fa scattare l’1-0 di Pulisic con troppa leggerezza e non solo per un derby. Il fallo tattico su Theo Hernandez gli appesantisce la serata con un’ammonizione. Ci impiega tanto ad ingranare. Dal 62’ Frattesi 5,5 - Aggiunge un po’ di pepe e garra ad un centrocampo scarico, ma Gabbia gli salta in testa e il 2-1 è una doccia ghiacciata. Per lui e per l’Inter.

Dimarco 6,5 - Un gol liberatorio, per se stesso e per la squadra visto l’inizio di gara irriconoscibile. Nella ripresa corre più all’indietro per limitare le sfuriate milaniste. 

Thuram 5,5 - Fatica a strappare come suo solito, merito di una diga rossonera compattissima. Sul finale di primo tempo però si costruisce il potenziale 2-1 in diagonale, solo un super Maignan gli cancella la gioia del gol. Giusto qualche sgroppata nel secondo tempo, ma sotto porta dov’è finito?

Lautaro 6 - Voglia sconfinata di griffare il derby, un’occasione la manda sopra la traversa. Poi rifinisce alla perfezione l’assist al bacio per Dimarco con tre uomini addosso. Gigantesca la palla-gol in girata che però non angola a sufficienza. La lucidità, ripetiamo, va riconquistata quanto prima. E anche i gol.

Simone Inzaghi 5,5 - Alla fine Fonseca lo incarta. Ma è la sua Inter a tradirlo per scarsa ferocia, batterie scariche e tanti (troppi) errori in mezzo al campo. Così la prima sconfitta della stagione era solo un triste destino in agguato...che è arrivato. A farsi benedire il settimo derby di fila.

MILAN (a cura di Marco Lavatelli)
Maignan 6 - Non può nulla sul gol di Dimarco, per il resto non è praticamente mai impegnato.

Emerson 6 - E’ il peggiore fra i rossoneri nel primo tempo, ma reagisce bene con il passare dei minuti e alla diligenza aggiunge una buona dose di spinta offensiva.

Gabbia 7,5 - Se non è una partita perfetta, la sua, poco ci manca. In marcatura su Lautaro non concede un centimetro e regala il primo derby dopo due anni con un’incornata perfetta.

Tomori 6,5 - Per una serata torna quello della stagione dello scudetto vinto con Pioli. Thuram non gli sfugge praticamente mai.

Theo 6 - Si vede che il derby per lui non è una partita come le altre, guida i compagni con attenzione. In attacco non spinge praticamente mai ma in difesa è sempre attento su Dumfries.

Pulisic 6,5 - Nettamente il migliore del primo tempo, semina il panico nei primi quindici minuti di partita. Trova il gol del vantaggio alla seconda azione personale ed è sempre pericoloso quando lanciato in ripartenza. Dal ’78 Okafor 5,5 - Si divora l’occasione per l’1-3 allo scadere di fronte a Sommer.

Fofana 5,5 - A centrocampo subisce la superiorità numerica della squadra nerazzurra, in pressione arriva raramente con i tempi giusti.

Reijnders 7 - Grande prova dell’olandese, sicuramente fra i migliori in campo. Domina in mezzo al terreno di gioco con tanta intensità e trova sempre gli spazi giusti. Pennella l’assist perfetto per Gabbia.

Leao 5 - Praticamente invisibile nei primi 45’, nel secondo tempo è più nel gioco ma non concretizza le tante buone occasioni che i compagni gli servono. Per due volte ha la chance del vantaggio ma si fa fermare da Sommer (dall’87 Chukwueze s.v.).

Abraham 7 - Corre e si sacrifica tanto in fase di non possesso, poi risveglia le doti da attaccante e diventa imprendibile per Acerbi. Ha nei piedi una delle migliori chance della partita (dal 93’ Pavlovic s.v.)

Morata 6,5 - Da ex Juve, probabilmente, sente molto la partita. Fatto sta che scende in campo con una grande cattiveria agonistica e si lancia su ogni pallone. Nella ripresa aumenta la pericolosità offensiva come il partner d’attacco (dal ’78 Loftus-Cheek 6 - Entra bene posizionandosi fra le linee, in campo aperto fa paura).

Fonseca 7,5 - La rivoluzione tattica paga alla grande. Il Milan torna a vincere un derby anche grazie alle sue intuizioni: che mossa quella della doppia punta, Abraham e Morata trascinano ed è una sua ottima intuizione.