Inzaghi a DAZN: "Correa ci darà soddisfazioni. Avere uno come Vidal è il massimo"
Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il successo contro l'Hellas Verona. Queste le sue dichiarazioni: "La squadra ha avuto un buon approccio nei primi 15-20 minuti, poi abbiamo subito il colpo del gol, abbiamo avuto poca mobilità, abbiamo sbagliato qualche scelta e, a volte, non bisogna guardare solo i demeriti della propria squadra, ma fare i complimenti al Verona che ha giocato un primo tempo a ritmi forsennati, ci ha messi in difficoltà e al termine della prima frazione ho chiesto lucidità. Ho detto loro che probabilmente il Verona sarebbe calato perché non poteva tenere quei ritmi e la squadra è stata brava a trovare subito il pareggio dell'1-1. Poi abbiamo fatto due gol veramenti belli".
Correa ha avuto un impatto incredibile.
"Sono contento per Correa perché è un giocatore che ancora non ha fatto vedere il suo meglio. Ha tutto, tecnica, velocità, tiro e potenza. E' giusto che si goda questa doppietta all'esordio, è un giocatore importante e ci darà soddisfazioni".
Se confronta la rosa dell'Inter quando ha firmato con quella di stasera, quale le piace di più?
"Hakimi l'ho incontrato da avversario, non l'ho visto allenarsi quotidianamente, ma sappiamo tutti che tipo di giocatore è. Lukaku l'ho allenato una settimana ed è un giocatore devastante, nel pieno della sua maturità e farà cose grandissime, ma la società è stata bravissima perché mi ha messo a disposizione in 15 giorni Correa, Dzeko e Dumfries, che sono giocatori importanti. La società era stata con me, mi aveva detto che la prima cosa da fare era mettere in sicurezza l'Inter e con le cessioni di Hakimi e Lukaku lo abbiamo fatto. Adesso abbiamo inserito questi tre giocatori in una rosa molto forte, ma quello che mi rassicura di più è vedere lavorare i ragazzi tutti i giorni. Ho trovato grandissima disponibilità e ho capito perché anno scorso hanno raggiunto grandi traguardi".
Vidal è entrato davvero benissimo. Qual è il suo ruolo al di là del campo?
"Per un allenatore è il massimo quello che è successo con il Genoa e quello che è successo oggi. Io ripeto loro quotidianamente che se capiscono che per noi tecnici è più importante chi entra di chi gioca titolare siamo a metà dell'opera. Arturo è entrato benissimo stasera, come lo aveva fatto con il Genoa. La stessa cosa è successa per Dimarco, Correa, Sensi... Avevamo un problemino con Brozovic che ha stretto i denti perché mercoledì ha preso una brutta distorsione però ho una squadra duttile. Barella è andato davanti alla difesa nel migliore dei modi, Arturo è entrato alla grande".
L'addio di Ronaldo alla Juventus aumenta sensibilmente le vostre possibilità di vincere lo scudetto?
"No, a me dispiace. Lukaku e Cristiano Ronaldo sono due grandi campioni che se ne vanno e che lasciano un vuoto nel nostro campionato. I campioni vanno, speriamo che ne tornino altri in Serie A, ma quello che rimane sempre è la competitività per vincere le partite".
Come sono andati Dzeko e Lautaro?
"Sono andati bene perché non era una partita semplice. Magnani e Gunter sono due giocatori che fanno sempre soffrire gli attaccanti e sinceramente non pensavo che Lautaro tenesse così tanto il ritmo. E' rientrato dall'Argentina, ha fatto 4 allenamenti, 60 minuti contro il Parma, poi aveva ripreso e ha avuto un problemino allo psoas che lo ha tenuto fermo 15 giorni. Ha fatto tre giorni e mezzo con il gruppo nel migliore dei modi e stasera è stato già determinante, ha fatto il gol, ha sfiorato il raddoppio... Edin ha fatto la spizzata del gol, è sempre stato un riferimento e non va dimenticato che a questa squadra manca pure Sanchez che stiamo recuperando. Avrà bisogno di un po' di tempo, ma è un giocatore importante e alla stessa altezza degli altri tre".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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