Inter rimandata all'esame di francese, ma arriva un'altra rimonta: col Lione finisce 2-2
Alla fine il triplo esame di francese non è stato per niente semplice. La sconfitta di Lens è stata però cancellata da una seconda rimonta, come accaduto col Monaco: l'Inter prima ha sofferto e incassato contro un Lione ingestibile in contropiede, poi è stata in grado di rimontare con Nicolò Barella e il primo gol di Romelu Lukaku dopo il ritorno in nerazzurro.
Un altro 2-2 nel pre-campionato interista che ha dato parecchi spunti positivi a Simone Inzaghi, ma che ha evidenziato una difesa ancora lontana dai livelli mostrati negli scorsi anni. Col Villarreal, ultimo test match prima del campionato, Lautaro e compagni vorranno trovare la seconda vittoria: chissà se l'esame di spagnolo sarà meno complicato.
Le scelte di Inzaghi, davanti torna la Lu-La
Non sono state di certo le prove generali, ma a due settimane dall'inizio del campionato Inzaghi ha voluto provare la miglior formazione possibile. Onana tra i pali con D'Ambrosio, De Vrij e Bastoni a comporre il pacchetto arretrato, in mediana confermati Barella, Brozovic e Calhanoglu. E in attacco, per rispondere al tridente Tete-Lacazette-Toko Ekambi, il tecnico piacentino ha schierato la solita LuLa.
Inter-Lione, nerazzurri belli ma spreconi
Rispetto alla sfida col Lens di una settimana fa l'Inter è sembrata meno imballata, almeno nel primo tempo. Anzi, i meccanismi erano quelli ammirati lo scorso anno, tra passaggi di prima e triangolazioni nello stretto. Sono bastati tre minuti per vedere la classica azione inzaghiana, col cambio di gioco da Dimarco a Dumfries e il cross dell'olandese recapitato al centro per Lukaku: il belga però ancora non aveva ritrovato la giusta confidenza col gol.
Nemmeno le conclusioni di Tete e Toko-Ekambi hanno spaventato un'Inter coraggiosa, con Barella e Calhanoglu propositivi soprattutto da lontano, ma con la mira mal calibrata. L'occasione più nitida è capitata sui piedi di Dimarco, col diagonale mancino uscito per questione di centimetri.
Lacazette decide il primo tempo
Il Lione, spettatore non pagante nei primi 30', ci ha impiegato un giro di lancette per poter ribaltare l'inerzia di una sfida che per un terzo di gara è sembrata a senso unico. Paquetà ha aperto il compasso, Lacazette ha finalizzato spuntando fuori in area di rigore e beffando una difesa ancorata al terreno di gioco. Dal gol incassato i nerazzurri hanno perso i riferimenti, si sono innervositi interrompendo troppe volte il gioco e spianando la strada ai transalpini, a un passo dal 2-0 con Gusto fermato soltanto dal palo.
Prima il colpo del quasi ko, poi la reazione
Nella ripresa l'Inter ha avuto due opzioni a disposizione, mollare la presa o reagire. E la squadra di Inzaghi le ha scelte entrambe, prima affondando sulla rete di Cherki, poi accorciando le distanze con Romelu Lukaku. Dopo la rete del belga Dimarco ha preso maggiore fiducia - suo l'assist per Big Rom - sfondando sulla sinistra e affondando ripetutamente, ma soprattutto coinvolgendo Lautaro Martinez, isolato dal gioco per più di un'ora. È bastato un solo movimento per riscattarsi, un passaggio filtrante per Barella sfruttato con un sontuoso pallonetto: il 2-2, con una traiettoria simile, è stata una conseguenza inevitabile.
Inter dai due volti, col Lione finisce 2-2
Dopo la seconda rete i padroni di casa hanno provato anche a vincerla, soprattutto nel finale di gara. Da evidenziare l'azione iniziata e finalizzata dallo stesso Asllani, è mancato soltanto il tiro verso lo specchio della porta da parte dell'ex Empoli: alla fine l'Inter può comunque sorridere, al di là di un risultato che ha messo risalto ancora qualche problema nel pacchetto arretrato. A due settimane dall'inizio del campionato la condizione non manca, l'aspetto mentale nemmeno. Resta soltanto da blindare la porta in vista della sfida di Lecce.
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