Infiltrazioni mafiose nelle curve di Inter e Milan: ecco cosa succede. Conferenza in mattinata

Diciannove arresti all'alba di oggi - quasi tutti legati a personaggi riconducibili alle curve delle due tifoserie - lunedì 30 settembre, da parte di Polizia e Finanza, che hanno fermato anche i due maggiori esponenti delle tifoserie di Inter e Milan.

Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza di Milano - coordinati dalla DDA della Procura della Repubblica di Milano - hanno  eseguito le misure cautelari ed altre decide di perquisizioni con le persone indagate per associazione a delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, dell'estorsione, delle lesioni e di altri reati. 

Le indagini della Procura di Milano sono partite dall'omicidio di Antonio Bellocco, tifoso interista legato alla 'ndrangheta, avvenuta a Cernusco sul Naviglio lo scorso 4 settembre. Ad ucciderlo fu Andrea Beretta, altro tifoso legato alla Curva Nord nerazzurra. Questo il primo indizio che ha fatto pensare ai legami della Curva con i clan criminali calabresi.

Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, fra i reati sui quali si stanno facendo accertamenti ci sarebbero estorsioni sulla vendita dei biglietti, "pizzo" sui ricavi dei parcheggi in zona stadio, accordi tra gruppi interisti e milanisti per la vendita delle bibite a San Siro. Fra gli arrestati c'è Marco Ferdico, membro autorevole della Curva Nord, strettamente legato a Bellocco. Poi anche Luca Lucci, capo ultrà del Milan, che già il 16 dicembre 2018 venne fotografato insieme all’allora vicepremier Matteo Salvini alla festa per i 50 anni della Curva Sud all’Arena Civica. Fermato anche Christian Rosiello, il bodyguard del cantante Fedez (che non ha alcun coinvolgimento nell’operazione).

L'operazione delle forze dell'ordine sarà spiegata nel corso di una conferenza stampa convocata in Procura a Milano per le 11.30, alla presenza del procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del procuratore di Milano Marcello Viola, del questore di Milano Bruno Megale, del comandante provinciale della Guardia di Finanza di Milano, Andrea Fiducia, del direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del comandante del Servizio Centrale Investigazioni Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.