Armeno tu nell'universo. L'Inter rischia, ci pensa Mkhitaryan: con la Fiorentina è 4-3
Altro che pazza Inter, altro che partita complicata. Difficile pure trovare gli aggettivi per il 4-3 confezionato a tempo scaduto da Henrikh Mkhitaryan in un contropiede costruito più con l'inerzia che con la lucidità. L'Inter ha sbancato il Franchi dopo aver subito la doppia rimonta e un gol al 90' di Jovic che avrebbe tagliato le gambe a chiunque: alla fine sono arrivati i tre punti, sudatissimi e più che sofferti. Ma in gare simili alla fine conta soltanto il risultato finale.
Barella-Lautaro, uno-due terrificante
Per sbloccare match simili di solito serve un acuto, la classica giocata del singolo a scardinare difese attente e guardinghe. La giocata stavolta è arrivata nel giro di un minuto e mezzo sull’asse Lautaro-Barella: l’argentino ha inventato sfruttando un rimpallo su Milenkovic, il numero 23 ha ribadito in rete con una conclusione d’esterno in caduta.
Un gol che ha ribaltato immediatamente l’inerzia, togliendo il freno al solito equilibrio iniziale e che ha tramortito una Fiorentina incapace di reagire. Il 2-0 del Toro ha evidenziato le amnesie difensive di una Viola troppo scarica mentalmente per opporsi al cinismo nerazzurro: dribbling secco su Martinez Quarta e diagonale imprendibile simile quasi a un timbro rosso piazzato nella parte alta del foglio per archiviare la pratica.
La Fiorentina vede rosso, Cabral accorcia le distanze
Ma i quindici minuti finali del primo tempo non solo hanno riaperto il match, più che altro hanno inasprito la gara del Franchi sotto ogni punto di vista: il tutto è iniziato con l’inserimento di Bonaventura nell’area piccola dei nerazzurri fermato da un intervento scomposto da parte di Dimarco, inizialmente non sanzionato da Valeri. Il VAR ha corretto un solo errore di valutazione col rigore assegnato ai padroni di casa (poi trasformato da Cabral), ma la squadra di Italiano ha recriminato soprattutto il mancato rosso all’esterno interista.
Jovic fa esplodere il Franchi, Mkhitaryan lo gela
Il mancato cartellino però è servito ai viola per reagire, aiutati anche dal cambio offensivo al 52’ di Italiano, con Jovic al posto di Duncan. La Fiorentina ci ha creduto e al 60’ è arrivata la rete del pareggio di Ikoné dopo una giocata solitaria e una conclusione imparabile per Onana terminata sotto la traversa. L’Inter in quel momento anziché disunirsi è riuscita ad aggrapparsi ai singoli, nonostante una fase difensiva parecchio sfilacciata: la giocata è arrivata ancora una volta da Lautaro che si è prima procurato un rigore - solare in presa diretta, ma accompagnato da qualche dubbio dopo i replay - trasformando poi il tiro dagli undici metri.
Da quel momento in poi la Fiorentina si è buttata in avanti alla caccia del pareggio, arrivato al 90’ su una girata di Jovic da dentro l’area di rigore. Ma una gara simile non può finire così: ci ha pensato Mkhitaryan in contropiede a piazzare il 4-3 e a decidere una gara che definire incredibile sarebbe riduttivo.
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Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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