Bisseck: "Non mi sento ancora un giocatore della Nazionale, prima devo giocare"

Nel bel mezzo della sua prima convocazione con la maglia della Germania, il difensore nerazzurro Yann Bisseck parla così ai microfoni di Sportschau raccontando tutte le emozioni che sta provando in questo momento: “Non mi sento ancora un giocatore della Nazionale, prima devo scendere in campo. Ma già la convocazione è un enorme riconoscimento e sono felice che il mio percorso stia portando i suoi frutti. Ho tanti obiettivi, ma per ora mi godo questo momento”.
Giocando in Italia, Bisseck gode forse di poca visibilità in patria: “Non tutti seguono la Serie A o il campionato danese, quindi è normale che all’inizio non fossi così tanto considerato. L’importante è che io continui a lavorare per crescere. I momenti difficili? Non giocare è la cosa meno grave, il vero problema sono gli infortuni. In Portogallo mi sono fermato per otto mesi e, lontano dalla mia famiglia, è stato davvero complicato. Avevo due compagni tedeschi con esperienze simili e il loro supporto è stato fondamentale”.
Infine un ricordo triste legato agli anni passati: "Dopo il terzo o quarto prestito andato male, avevo pensato di lasciare il calcio e studiare medicina. Ora sono felice di non averlo fatto. San Siro? Quando entri lì, senti che c’è storia. I tifosi sono incredibili, sia dentro che fuori dallo stadio. Domani si sentirà tutta questa energia”, ha concluso.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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