Ausilio: "Vogliamo durare nel tempo. A gennaio opereremo solo in caso di uscite"
Lunga intervista ai microfoni di Sky Sport per il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio. In questo passaggio, il dirigente nerazzurro si sofferma in particolare sulle strategie di mercato dei prossimi mesi. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Siete riusciti a coniugare l'aspetto tecnico con quello economico. Dovrete fare un sacrificio anche la prossima estate?
"Dal punto di vista economico, noi facciamo parte delle società 'normali', anche se ce n'è qualcuna non normale, che vogliono fare della stabilità e della continuità dal punto di vista finanziario una certezza, vogliamo durare nel tempo".
Questo significa autofinanziarsi?
"Fino a oggi il sostegno è sempre arrivato. Al di là di quello che uno può pensare gli stipendi vengono pagati in modo puntuale e regolare. La squadra deve solo pensare a lavorare, come management siamo in costante contatto con la proprietà. Dobbiamo fare le cose fatte bene. Non si può pensare di comprare solo i giocatori: questo piace ai media e ai tifosi, ma noi dobbiamo cercare di compensare le cose cercando di mantenere alta la qualità, magari facendo qualche sacrificio ma trovando l'investimento giusto. Le cose vanno fatte in modo bilanciato, ma non sarà mai un'Inter ridimensionata quella che uscirà dal mercato".
In quanto tempo si può colmare il gap con la Premier?
"Parlando in generale, di sistema, oggi ci sono troppe differenze nei mercati. Ci sono differenze evidenti quando sul mercato ti vai a mettere in competizione con queste squadre: non parlo solo del City, del Liverpool o del Chelsea. Si fa fatica a competere anche con West Ham o Leicester, per capirci. È un sistema, quello della Premier, che è troppo più avanti rispetto al nostro. Noi ci dobbiamo mettere altre buone cose: buone idee, buoni allenatori, uno scouting magari più rapido, e forse in questo siamo più bravi. Un'altra cosa in cui siamo stati bravi negli ultimi anni è recuperare qualche calciatore da questo campionato, che magari lì non sembrava più adatto e qui si è dimostrato ancora un campione. Dobbiamo crescere come sistema, cercare di aumentare i ricavi ed essere meno litigiosi. Dobbiamo avere un concetto di gruppo e di associazione, non individuale: da soli riusciamo a far poco".
A gennaio opererete sul mercato?
"La squadra così com'è è forte, è competitiva. Posso pensare a qualcosa in entrata solo quando qualcuno dei giocatori che sta avendo meno spazio viene a chiederci di andare via. Ad oggi nessuno è venuto, e siamo completi in ogni reparto".
Onana rientra in questa logica?
"Fa parte di quei giocatori di cui leggo ultimamente. Come per tanti giocatori in scadenza, alcuni li abbiamo anche all'Inter, noi stiamo attenti a tutto, comprese queste opportunità".
Ma già per gennaio?
"No, ne ho già parlato prima. Il mercato di gennaio non è un mercato a cui stiamo pensando".
Le faccio tre nomi che sono stati accostati all'Inter: Alvarez, Thuram e Nunez.
"L'unica cosa che posso ammettere è su Thuram, che è passata. Posso confermare che su di lui stavamo lavorando. Sugli altri non c'è stato nulla".
Ci sarà?
"Al momento no, stiamo bene così".
Pastorello ha detto che Lukaku tornerebbe volentieri in Italia. Lo riprenderebbe all'Inter?
"In prestito sì (ride, ndr)".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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