Vernazza: "Scudetto e Champions, l'Inter è attrezzata. Le altre meno"
Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Sebastiano Vernazza analizza così le big della Serie A: "L’imminente quarta giornata di campionato, l’ultima prima dell’inizio delle coppe europee, assomiglia a un test sulla consistenza numerica e qualitativa delle rose delle squadre candidate allo scudetto. Una dose di turnover sarà inevitabile per tutte le europartecipanti, pena la sofferenza infrasettimanale in Champions oppure nel turno successivo di Serie A. La quarta giornata prevede partite che quasi obbligano alle rotazioni: Monza-Inter, Empoli-Juve, Milan-Venezia. Il Napoli è fuori dall’Europa, per cui Antonio Conte a Cagliari si presenterà con l’abito migliore. Problema nel problema, il weekend del 20-22 settembre porterà con sé due grandi partite, Juve-Napoli e Inter-Milan. Ruotare adesso, alla quarta giornata, per non soffrire nei giorni successivi, tra Champions e big match della quinta.
Bisogna intendersi su una cosa: oggi chi può ambire allo scudetto? Le prime tre giornate ci hanno detto che la corsa potrebbe risolversi in un dualismo tra Inter e Juve, con il Napoli come possibile incomodo. Accreditato un mese fa di grandi chance, il Milan è incappato in una partenza troppo falsa per immaginare che nel 2025 acciuffi la seconda stella, ma a 35 partite dalla fine non si può considerarlo fuori dai giochi. Tutto resta possibile e vale anche per l’Atalanta, bastonata dall’Inter a San Siro. L’Inter è la più attrezzata per la strategia dei due forni, campionato e Champions. Simone Inzaghi gode di abbondanza in ogni ruolo. Si può discutere di minuzie, per esempio Bisseck e Palacios come ricambi difensivi, bravi, ma giovani, soggetti a inesperienza. Si può dire che continui a mancare l’uomo forte negli uno contro uno.
Se fosse arrivato Gudmundsson, la lacuna sarebbe stata colmata, ma forse è Inzaghi che sceglie di non avere l’elemento estroso, tutto dribbling e velocità. Preferisce attaccanti funzionali al suo gioco. Il centrocampo è emblematico della ricchezza tecnica dell’Inter: né Frattesi, formidabile in Nazionale, né Zielinski, uomo chiave dello scudetto del Napoli di Spalletti, fanno parte del terzetto titolare. La questione forse è un’altra: che intenzioni ha l’Inter in Champions? Inzaghi pensa che sia un obiettivo realistico o si accontenterà di entrare nell’elite dei quarti o delle semifinali? Ce lo chiediamo perché l’Inter ci sembra strutturata per competere con le grandi d’Europa. City-Inter di mercoledì 18 esprimerà una prima risposta.
Poi c’è la Juve, diversamente Inter, nel senso che Thiago Motta gode di una rosa ampia e di alta qualità, con qualche sbilanciamento. Abbondano le ali e ci pare che alla voce centravanti il duo Vlahovic-Milik, con il polacco ancora indisponibile, sia striminzito. Servirebbe un’altra prima punta, non crediamo troppo a Nico Gonzalez come soluzione alternativa e forse ci sbagliamo. Nelle eventuali emergenze, Motta potrebbe sorprenderci con centravanti falsi o adattati. Nel suo Bologna, Zirkzee era un “nove” arretrato, trequartista come posizione di partenza. Il Milan ha un gruppo giocatori di molto superiore alla classifica attuale, appena due punti per i rossoneri. La rosa è abbastanza vasta per reggere gli urti del doppio livello, le perplessità riguardano l’allenatore Fonseca, fin qui in grave difficoltà nell’organizzazione della fase difensiva. Le prossime tre partite faranno chiarezza".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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