Processo FPF, Laporte: "Quando ero al Man City ci hanno detto di stare tranquilli"
Il Manchester City si prepara a battagliare con la Premier League visto che è accusato di 115 presunte violazioni del Fair Play Finanziario dal 2009 al 2018. Proprio oggi il club inglese dovrà partecipare a un'udienza per difendersi da questa onda anomala che rischia di farlo, nel peggiore dei casi, retrocedere. Stando però a quanto rivelato dal Daily Mail, i dirigenti del Manchester City hanno parlato con i loro giocatori anzitempo garantendo che la società non avrebbe perso il “processo del secolo” contro la Lega inglese.
È stato lo stesso Aymeric Laporte, sei volte campione d'Inghilterra e parte della squadra del Treble (2022-23) a dichiararlo - ora all'Al Nassr, in Arabia Saudita: "Quando ero lì e la notizia si è diffusa, il direttore sportivo (Txiki Begiristain) e l'amministratore delegato (Ferran Soriano) sono venuti a dire a tutti i giocatori e allo staff che potevamo stare tranquilli perché il Man City non aveva infranto nessuna regola.
Ci hanno detto che era tutto a posto, quindi è per questo che tutti pensiamo che il City starà bene. Non credo che ci saranno problemi", salvo poi ricordare un aspetto imprescindibile. "Come dice sempre Pep Guardiola, se è stato fatto qualcosa di sbagliato, dovranno pagare per questo”. Le accuse riguardano soprattutto le informazioni finanziarie fornite dalla società, relative a entrate (in particolare sponsor) e dettagli sugli stipendi di allenatori e giocatori, oltre alla mancata collaborazione nelle indagini. L'attesa udienza dovrebbe durare 10 settimane, con un verdetto all'inizio del prossimo anno.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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