Palacios: "Ho iniziato a giocare a tre anni. Il cambio di ruolo? A 16 anni ero già alto"
Welcome Home, il format di Inter TV di Betsson Sport dedicato ai nuovi giocatori dell'Inter torna con una nuova puntata ricca di aneddoti e curiosità. Il nuovo volto nerazzurro protagonista di un'intervista esclusiva è Tomás Palacios. Il difensore classe 2003 si racconta nella quarta puntata partendo dalle sue origini e tracciando i momenti salienti della sua carriera e della sua vita privata.
A che età hai iniziato a giocarer a calcio? Chi ti ha trasmesso la passione per il calcio?
Tre anni, la passione mi è stata trasnessa dalla mia famiglia
Oltre al calcio hai praticato altri sport?
No, sermpre e solo calcio
Se non avessi fatto il calciatore cosa avresti fatto?
Avrei lavorato in campagna
Come mai hai cambiato ruolo da attaccante a difensore?
A 16 anni sono arrivato al Club Talleres ed ero già alto. Cercavano difensore centrali mancini così ho fatto ujna prova e ho avuto la fortuna di essere scelto.
Essere stato attaccante ti avvantaggia?
Si, mi aiuta ad interpretare meglio il gioco. La tecnica poi mi aiuta a giocare meglio.
Com'è nato il soprannome la Torre de La Pampa?
A La Pampa mi facevano molte intervista e si sorprendevano per la mia altezza. Così nei giornali mi descrivevano come "la torre", ed essendo pampeano de La Pampa
Tre caratteristiche per descriverti come giocatore?
Gioco aereo, forza e tecnica
Chi era il tuo giocatore preferito da piccolo? Ora a chi ti ispiri?
Mio fratello. Oggi guardo molto i difensori dell'Inter e imparo molto dai miei compagni
Chi ti ha aiutato nella tua carriera? Qual è l'insegnamento più importante che hai avuto?
Gli allenatori: il tecnico del Tallerese o dell'Independiente de Rivaldivia che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui. Come dicevo tutti gli allenatori e i professori mi hanno aiutato. Questa è una professione in cui bisogna allenarsi al massimo e lavorare tanto
Cosa pensi del calcio in Europa? E della Serie A?
Questo è un grande campionato e cerco di imparare e migliorare per poter giocare bene in questo campionato italiano.
C'è un compagno con il quale non vedi l'ora di giocare o che pensi ti possa aiutare?
Guardo molto e mi hanno aiutato Joaquin Correa e Lautaro Martinez. Giocare con loro è un orgoglio.
Come gestisci la pressione delle partite?
Sto sempre tranquillo, non sono uno che dimostra di essere nervoso. A volte il corpo ti tradisce però cerco di stare calmo su quello dhe devo fare.
Hai altre passioni oltre al calcio?
A volte gioco a basket.
Ti piace di più il cibo italiano o argentino? Pregio e difetto?
Milanese e argentina. Il mio difetto è che sono un po' chiuso e introverso ma il pio pregio è quello di essere sempre allegro.
Quanto è importamnte l'ambiente dello spogliatoio?
Sono nuovo qui e cerco di osservare i miei compagni perchè è un grande cambiamento. Sono molto contento di essere all'Inter.
Nel calcio è più importante il talento o la determinazione?
La determinazione.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati