Orrico: "L'Inter sembrava morta, ma ora, se gioca a ritmi alti fino alla fine, trionferà"
"L'Inter è stata brava: con quella partita vinta senza merito a Torino con la Juventus si è rilanciata". Parola di Corrado Orrico, ex allenatore dei nerazzurri, che a TMW ha analizzato il momento della squadra di Inzaghi: "Sembrava morta ad un certo punto, al posto del carburante aveva la segatura nel serbatoio e quei grandi giocatori che ha in rosa non trovavano più la via. Poi Eupalla le ha dato una mano, con quei 3 punti si è risollevata e, se consideriamo il fatto che è la più forte, ecco spiegato come è tornata lì, virtualmente in testa. E ora è la favorita, ma attenzione, secondo me c'è ancora da aspettarsi qualche colpo di scena...".
Il Napoli ha trovato uno stop piuttosto inaspettato...
"Per me era il Napoli la favorita per il gioco che esprimeva, ma dopo ieri non lo penso più. Me lo auguro ma non so se ce la farà a questo punto. Il problema di Spalletti è che ha perso 5 partite in casa. Chi perde 5 partite in casa non può vincere lo Scudetto. La Fiorentina ha vinto con merito, ma nell'ottica della corsa quella è una sconfitta fuori dalla logica per il Napoli. Il calcio però a volte è illogico e ora deve solo restare lì, sperando che inciampino le altre".
Sul Milan non si sente di puntare, ci sembra di capire.
"Ci punterei, ma il Milan ha un grosso problema: non ha un centravanti. In area non c'è mai nessuno e quindi nessuno segna. Sarebbe la squadra che ha dimostrato più equilibrio e con meno cali nella stagione, ma senza bomber non vinci. Ad un certo punto forse è meglio smettere e fare altro, se l'età non è più dalla tua... In questa fase del campionato non è possibile fare due 0-0 consecutivi. Sarebbe servito un Belotti, un Immobile, per lo scudetto. Così invece è dura".
Milan, Inter e Napoli. Tre pretendenti che hanno in comune allenatori che non hanno mai vinto lo scudetto...
"Hanno beneficiato della Juventus. Non fosse andato via Cristiano Ronaldo in quel modo, a stagione iniziata, avrebbero rivinto i bianconeri del solito Allegri. La sua partenza ha tolto alla squadra 20/25 gol, ma ha pure dato un colpo importante a livello psicologico che nel girone d'andata è stato evidente. Ora vediamo chi avrà più cattiveria, ma ripeto, se gioca a ritmi alti fino alla fine vince l'Inter".
Come si spiega questi continui ribaltoni nei giudizi in vetta?
"Il calcio è questo. C'è una componente logica, razionale, che incide il 60/70%. E senza quella non vai avanti. Ma è anche uno sport più complicato di questo, c'è una parte onirica che incide sui risultati finali".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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