Inter, Mourinho torna sulla fuga al Real: "Se fossi salito sul bus dopo Madrid..."

<strong>L'ex tecnico di Inter e Roma, José Mourinho</strong>, è intervenuto ai microfoni della BBC per parlare della Champions League, competizione da lui vinta due volte, prima al Porto e poi in nerazzurro.
Fra le sue parole, emerge il ricordo della semifinale di ritorno persa dalla sua Inter contro il Barcellona in Spagna, che però significò la qualificazione all'ultimo atto della competizione: "Se potessi scegliere una delle prestazioni più emozionanti della mia squadra nei miei oltre 20 anni di carriera" - ha spiegato - ", sceglierei proprio questa (l'1-0 per i blaugrana del 2010, n.d.r.). Siamo andati a Barcellona sapendo cosa ci avrebbe aspettati in termini di atmosfera e della straordinaria qualità di quella squadra.
Giocare con 10 giocatori a Barcellona ha fatto diventare tutto epico, ci volevano degli eroi, serviva ottenere il meglio da tutti. Penso di essere stato brillante nel modo in cui ho organizzato la squadra. Ci siamo difesi con tutte le nostre forze: con il cuore, con l'anima. Questa è la sconfitta più bella della mia carriera. Abbiamo dato tutto. Abbiamo perso 1-0. Ma siamo arrivati in finale".
<strong>Sull'iconico abbraccio con Materazzi dopo la finale di Madrid</strong>: "Penso che se fossi salito sull'autobus, se fossi tornato con loro a Milano, se fossi entrato in uno stadio San Siro pieno, se fossi andato al Duomo pieno di gente, credo che non sarei andato al Real Madrid. Penso che l'emozione mi avrebbe impedito di andare. Ma volevo andare.
Pensavo che fosse il momento giusto. Dovevo scappare. Marco era lì. Se al posto di Marco ci fosse stato Dejan Stankovic, o Diego Milito o Julio Cesar, sarebbe stata la stessa storia".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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