Milan, le verità di Maldini: "Licenziato per Furlani, sul mercato spariva il budget. E Cardinale..."
"L’amore per il Milan rimane incondizionato. (...) L’informazione non viene indirizzata verso la verità: chi dice il contrario sa di mentire a se stesso. Per fortuna mi pare che il pubblico non si faccia condizionare". Paolo Maldini, ex leggenda e dirigente rossonero, è tornato a parlare dopo il licenziamento della scorsa estate togliendosi molti sassolini dalla scarpa: "Niente di più lontano dal vero che io e il ds Massara non condividessimo obiettivi e strategie. Mai avuto, né voluto, potere di firma: nemmeno per i prestiti. Ogni acquisto era avallato da Ceo e proprietà. I giocatori li abbiamo scelti noi, a volte spariva il budget".
Può raccontare quel fatidico 5 giugno 2023?
"Cardinale mi disse che io e Massara eravamo licenziati. Gli chiesi perché e lui mi parlò di cattivi rapporti con l’ad Furlani. Allora io gli dissi: ti ho mai chiamato per lamentarmi di lui? Mai. Ci fu anche una sua battuta sulla semifinale persa con l’Inter, ma le motivazioni mi sembrarono un tantino deboli. Le cosiddette assumptions, gli obiettivi stagionali, erano: ipotizzando l’eliminazione dalla Champions, un turno passato in Europa League e la qualificazione alla Champions successiva. Quella semifinale ha portato almeno 70 milioni di introiti in più e l’indotto record di sponsor e ticketing. L’attivo di bilancio appena approvato è relativo all’esercizio 2022-23, con le assumptions abbondantemente centrate".
L’azionista di controllo eccepiva?
"Con lui, in un anno, solo una chiacchierata, più 4 suoi messaggi. Diceva che dovevamo fidarci l’uno dell’altro. Io l’ho fatto: come sia andata, è noto. Credo che la decisione di licenziarci fosse stata presa mesi prima e c’era chi lo sapeva".
Che cosa chiedeva Cardinale?
"Di vincere la Champions. Spiegai che serviva un piano triennale".
Risposte?
"Nessuna. Su 35 acquisti ci contestano De Ketelaere, che aveva 21 anni. Se si scelgono ragazzi di quell’età, la percentuale d’insuccesso è più alta. Vanno aspettati, aiutati, coccolati, ripresi".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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