Inchiesta ultras: Inzaghi non ha ricevuto minacce, ecco cos'è emerso dal colloquio con gli inquirenti
Simone Inzaghi a metà mattina è stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’indagine “Doppia Curva” della Dda di Milano che ha decapitato i vertici delle due curve milanesi. Il tecnico, non indagato, è stato sentito dagli agenti della Mobile: un incontro durato meno di un’ora in cui Inzaghi ha dovuto chiarire i dettagli del rapporto emerso con i capi ultras nerazzurri, ora detenuti assieme a quelli del Milan.
Come scrive oggi Gazzetta.it l'allenatore nerazzurro non ha subito minacce. L'ha precisato durante il colloquio avuto con gli agenti della Mobile. A proposito del vertice con gli ultrà interisti, in cui Ferdico lo sollecitava a intercedere con il presidente Marotta per avere più biglietti in occasione della finale di Champions, Inzaghi ha spiegato che questo dialogo rientrava nei rapporti tipici tra la curva e la squadra. Secondo quanto ricostruito nell'ordinanza, la richiesta di Ferdico al mister era stata di "intervenire con la società" per avere più biglietti. E da Inzaghi sarebbe arrivata "la promessa" di intercedere per accontentare la curva Nord. Inzaghi ha risposto a tutte le domande in modo esauriente. Tra domani e dopo domani sarà sentito anche Javier Zanetti, vicepresidente nerazzurro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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