Curva Nord, resta in carcere l'ultrà arrestato per le armi. Il GIP: "Escalation pericolosa"
Il GIP di Milano non ha creduto alla versione di Christian Ferrario, ultrà interista fermato nella notte di venerdì e dichiaratosi innocente dopo il ritrovamento dell'arsenale riconducibile alla Curva Nord in quel di Cambiago, e ne ha confermato il fermo. Sono queste le ultime notizie che arrivano dall'ANSA, che spiega come nel magazzino fossero presenti kalashnikov, bombe a mano e munizioni. Ferrario ha dichiarato di non sapere nulla delle armi, ma il ritrovamento viene definito dal giudice "un'escalation inquietante". Un quadro, si legge nell'ordinanza che tramuta gli arresti domiciliari (poi tramutati in obbligo di dimora) comminati nell'inchiesta Doppia Curva in arresto vero e proprio, che suggerisce una "proiezione criminosa degli ultras ancora più preoccupante di quanto era emerso sin qui".
Nel provvedimento che dispone la custodia cautelare, Santoro attribuisce la “disponibilità” dell’arsenale sia a Ferrario che ad Andrea Beretta, capo ultrà della curva Nord, detenuto dal 5 settembre per l’omicidio del ‘ndranghetista Antonio Bellocco e attualmente collaboratore di giustizia (che starebbe aiutando a risolvere l'omicidio Boiocchi). Sono ben 54 gli oggetti ritrovati, tra cui figurano alcune bombe a mano di produzione jugoslava. Ora, le indagini dovranno chiarire i “canali di approvvigionamento dell’arsenale” e verificare se alcune delle armi siano già state utilizzate in “episodi delittuosi”, come l’omicidio di Boiocchi. Tuttavia, al momento non ci sono prove che le armi sequestrate siano state usate in quel crimine.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati