Beretta: "5-6mila euro al mese a testa dallo stadio. L'estrema destra può prendersi la Curva Nord"

Iniziano a emergere le prime dichiarazioni di Andrea Beretta, ex capoultrà dell'inter che era stato arrestato a settembre per avere ucciso il rampollo della Ndranghera Antonio Bellocco ed è diventato in seguito collaboratore di giustizia, partecipando anche alle indagini sugli affari illeciti della Curva Nord e alla successiva inchiesta. Il quotidiano Il Giorno pubblica alcuni stralci delle sue dichiarazioni, dove si parla dei guadagni ottenuti dallo stadio: abbonamenti rivenduti a prezzi raddoppiati, creste sulle trasferte, parcheggi, security anti-abusivi, il giornalino della Curva e tanto altro.

Beretta è un libro aperto: "Facevamo 5-6mila euro al mese, l'Inter sapeva. Con la cavalcata dell'Inter fino alla finale di Champions League, ai capiultrà sono entrati 90mila euro a testa. Un biglietto della finale contro il City veniva rivenduto a 800, 900 euro. Un ricarico della madonna. In Curva c'era anche spazio per la politica. Un gruppetto faceva proselitismo, ai ragazzi faceva il lavaggio del cervello. Avevano ramificazioni che riguardano tutti questi partiti di estrema destra, agganci con i gruppi neonazisti dell’Ucraina, in Germania… Forse anche col Ku Klux Klan, ma non lo so per certo. Sono organizzati, fanno riunioni. Potrebbero prendersi la Curva? Sì, ne hanno la forza". Parole che accendono un nuovo campanello d'allarme sul tifo organizzato nerazzurro.