LIVE - Conte: "Le critiche? Io il problema a prescindere, l'importante è che non tocchino l'Inter"
13.30 - Domani l'Inter farà visita al Napoli con l'obiettivo di centrare la dodicesima vittoria consecutiva in campionato. Alla vigilia del match con i campani, Antonio Conte interverrà in conferenza stampa ad Appiano Gentile. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
13.45 - Inizia la conferenza stampa.
Che tipo di gara dobbiamo aspettarci contro il Napoli?
"Sicuramente una partita impegnativa: ho sempre messo il Napoli tra quelle due o tre squadre che potevano competere per la vittoria finale. Conosco la forza della rosa, ci aspetta una gara molto impegnativa".
Quanto si arrabbierebbe se qualcuno dovesse pensare di gestire il vantaggio sulle inseguitrici?
"Mancano ancora dei punti per arrivare a una meta molto ambiziosa. Andiamo a Napoli a giocarci la partita, c'è poco da dire. Cercheremo di ottenere il massimo, come farà il Napoli, poi vedremo quale sarà il risultato. Ma non possiamo permetterci di fare calcoli o di iniziare a fare i ragionieri, non conviene mai farlo, perché diventerebbe deleterio".
Quanto le danno fastidio le critiche, come quelle mosse da Cassano, ad esempio?
"Ho capito che sono io il problema a prescindere, me ne sono fatto una ragione (ride, ndr). L'importante è che non tocchino l'Inter".
Quali rischi correte?
"Non dobbiamo leggere troppo, perché si sta dicendo che lo Scudetto è già assegnato. Non dobbiamo correre questo rischio, conosciamo i sacrifici che abbiamo fatto per arrivare in questa posizione. Dobbiamo essere umili e sapere che mancano ancora degli step per coronare quello che è un sogno per noi".
Che giudizio ha del Napoli? Cosa pensa della situazione che sta vivendo Gattuso?
"Per quel che riguarda il Napoli, come ho detto prima hanno una rosa importante. A inizio campionato l'avevo messa tra le candidate a lottare per vincere lo Scudetto. Rino sta facendo bene, è un bravissimo allenatore, ma sappiamo benissimo, me per primo, che l'allenatore è la persona più soggetta a ricevere delle situazioni poco piacevoli se non arrivano i risultati. L'allenatore è il ruolo più difficile da fare, se un calciatore mi dice di voler fare l'allenatore gli dico che deve soffrire, che ci vuole tanta passione. È un ruolo particolare: arrivano i risultati e sei il più bravo, a volte nemmeno quello. La passione per il calcio ci fa andare oltre le critiche, oltre i giudizi, che a volte sono giusti e altre no".
La percezione su di lei è cambiata per i risultati o perché è diventato il punto di riferimento dell'Inter?
"Solo per i risultati".
Lei parla spesso di percorso. Lukaku, ad esempio, è diventato un altro calciatore, e in questo lei ha grandi meriti. In una partita come quella di domani, che consigli gli darà per affrontare Koulibaly?
"Penso che stiamo parlando di un difensore che io considero tra i due o tre più forti al mondo. Parliamo di un giocatore veramente molto forte. Quando ero al Chelsea volevo portarlo a Londra, parliamo di un giocatore che è anche cresciuto, quindi è inutile che parli di lui a Romelu. Lukaku lo conosce, sarà sicuramente un bel duello, ma per mettere in difficoltà il singolo giocatore o l'intero reparto bisognerà lavorare di squadra, trovando alcune soluzioni che abbiamo provato".
Nel calcio moderno, quanto conta avere un modulo base?
"Ogni squadra deve avere una propria identità, e l'identità la dai se insisti su un modulo specifico. Poi ci sono i principi, che puoi adattare ai diversi tipi di sistema. Quello che io penso è che lavorando su un sistema di gioco per i giocatori è più semplice, perché lo riconoscono, puoi apportare delle modifiche nelle due fasi. Una squadra la devi riconoscere nella sua identità. I principi, invece, possono essere inseriti in qualsiasi sistema".
Come ha lavorato in questi giorni Perisic? È recuperato? Come sta invece Vidal?
"Ivan è rientrato totalmente in gruppo giovedì, ha smaltito l'infortunio ed è a disposizione. Vidal sta lavorando ancora a parte insieme a Kolarov per smaltire questo edema al ginocchio che ha avuto. Ci auguriamo di avere Kolarov quanto prima per questo problema alla schiena".
Il Napoli è la squadra che vi ha messi più in difficoltà nel girone d'andata? Cos'è cambiato rispetto ad allora?
"Durante una partita ci sono momenti in cui tu metti in difficoltà gli avversari e altri in cui sono loro a metterti in difficoltà. Loro hanno qualità davanti, hanno giocatori bravi nell'uno contro uno, si conoscono da tanto e hanno aggiunto giocatori importanti, pagati tanto, come Osimhen o Lozano, anche se è squalificato. Il Napoli è una squadra forte, dovremo dimostrare di esserlo anche noi: grande rispetto, andremo lì a giocarci la partita. Alla fine non importerà chi impensierirà di più l'altra. Ricordo la gara di Coppa Italia, nella quale dominammo e nonostante ciò uscimmo: alla fine rimane che il Napoli ha sollevato una Coppa Italia, queste sono le cose più importanti e complimenti a loro".
14.02 - Finisce la conferenza stampa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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